Solidarietà Autogestita – Toscana

RELAZIONE SOLIDARIETA’ AUTOGESTITA – USI-CIT Firenze

La necessità di realizzare questo progetto nasce dalla volontà di riportare USI ad avere quel ruolo di protagonista in un contesto sociale, conflittuale ed alternativo nell’inferno della società attuale, espressione brutale del capitalismo. Nostro compito e dovere morale come Anarcosindacalisti è quello di trovare delle strategie per ribaltare questo sistema e neutralizzare la  forma contemporanea di schiavitù che sempre più si va delineando. Per noi è necessario cercare di sostenere quel diritto essenziale ed universale quale è la dignità umana. Quella dignità di ogni essere vivente oggi profondamente calpestata. Quelle che sono le nostre motivazioni, le quali ci hanno indotto ad intraprendere questo percorso le abbiamo spiegate ampiamente nel nostro comunicato quando approvammo di dare inizio a questo nostro progetto. Noi non vediamo né muri né confini che dividono gli uomini. Noi non vediamo né razze né nazionalità, ma soltanto uomini e donne i quali hanno subito e subiscono gli effetti del prodotto delle politiche brutali e devastanti dei governi.

Come solidarietà autogestita Firenze abbiamo iniziato a lavorare attivamente durante l’inverno del 2018 con un progetto di emergenza freddo. Tra dicembre 2018 e gennaio 2019  abbiamo iniziato una collaborazione con dei compagni del circolo delle panche nel quartiere di Rifredi raccogliendo vestiario e coperte che sono state distribuite a molti senza fissa dimora in città. Un’esperienza molto gratificante che ha permesso di dare continuità a questa attività. A settembre 2019 infatti, congiuntamente anche se diretto principalmente da USI Careggi è stato aperto un guardaroba popolare. Abbiamo riscontrato moltissima solidarietà da parte dei lavoratori di Careggi e degli abitanti del quartiere. La sede USI di Careggi è diventata postazione e centro di raccolta.

Nella primavera del 2019 solidarietà autogestita Firenze ed USI Careggi, nell’ambito dei progetti di solidarietà internazionale, nonché di sostegno e mutuo appoggio hanno stretto un rapporto diretto con la scuola Kimkelen di Santiago del Cile, una struttura che ospita bambini dai tre ai sedici anni i quali vivono una condizione di disagio sociale molto forte. Nel corso del 2019 a seguito dell’iniziativa “ un quaderno per santiago “ sono stati inviati due pacchi con materiale didattico e vestiario per bambini.

Attraverso una nostra carissima compagna di Città del Messico che collabora da tempo con noi e con la quale abbiamo fatto anche iniziative a Firenze sulle sparizioni forzate in Messico, siamo entrati in contatto con l’occupazione Bajo Puente. Ana Lara Chavez sta collaborando per la realizzazione del progetto Bajo Puente con il Frente Popular Revolucionario, un’organizzazione di ispirazione comunista che opera nelle occupazioni e con l’emarginazione sociale. Ana Lara conosce molto bene sia USI che Solidarietà Autogestita, in quanto ha vissuto a Genova per qualche anno ed ha poi prestato volontariato nei caracol Zapatisti conoscendo molti italiani tra cui Andrea. Dopo aver parlato di noi con Florentino, segretario nazionale del Fronte Popolare, ci chiedono se possiamo collaborare con loro nella realizzazioni di tale progetto come solidarietà autogestita Firenze. Florentino mi ha personalmente detto di essere entusiasta di poter lavorare con noi. Come fronte avevano gia lavorato qualche anno fa con anarchici ed italiani ad Oaxaca nel periodo della rivolta. Con Florentino è iniziato uno scambio di informazioni e di collaborazione molto forte. la situazione in Messico attualmente è molto pesante. Violenze e sparizioni forzate da parte di esercito e polizia sono ormai all’ordine del giorno. Il Fronte Popular ha già avuto diversi morti così come altre organizzazioni e lavorare nelle città è diventato pericolosissimo. Da quello che mi risulta tramite le informazioni di Ana Lara in Messico molte organizzazioni attualmente stanno facendo quadrato al di là del proprio pensiero e della corrente politica di appartenenza.

Premesso questo, Attualmente USI Careggi e Solidarietà Autogestita Firenze stanno contribuendo al finanziamento del progetto BajoPuente a Città del Messico. Una realtà occupata nella periferia urbana. il progetto di Comedor Popular in primis darebbe realmente a BajoPuente l’ apertura al quartiere che ha cercato di ottenere in questi ultimi anni attraverso corsi e biblioteca popolare, la ristrutturazione dello spazio, con la costruzione di bagni, docce,  cucina e pareti di separazione degli ambienti e una sala riunioni per consentire una vita più umana ai suoi occupanti. Questo progetto Sarà organizzato e autogestito dagli occupanti stessi che  sono quasi tutti “pepenadores”  della Central de Abastos, uno dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso più grandi al mondo. Nella central da qualche tempo si sono organizzati con altri riciclatori in un sindacato non ufficiale, opposto a quello mafioso ancora egemone che impone ai suoi affiliati pagare una quota giornaliera per poter raccogliere la spazzatura. Con questo progetto si potrà offrire pasti a un prezzo molto popolare e generare entrate e retribuzioni per chi ci lavora. Questo progetto permetterà l’utilizzo dello spazio ristrutturato anche per altre attività culturali(ideale per un microcine o teatro) assemblee di quartiere.

 

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