SOLDI E INVESTIMENTI PER LA SANITÀ… PURCHÈ PRIVATA!

Sentire proclami a difesa della sanità Pubblica capita con sempre maggiore frequenza, si annunciano/promettono investimenti; verrebbe da dire: Finalmente. Abbiamo ragione di credere che non sarà così.

È stato rinnovato il contratto nazionale di lavoro dei lavoratori delle strutture sanitarie private accreditate col servizio sanitario nazionale (quindi erogano prestazione anche col SSN). Bene verrebbe da dire, soltanto che il rinnovo arriva con circa 15 anni di ritardo e per metà sarà pagato dalle regioni (con soldi pubblici), ovviamente il guadagno sarà totalmente privato.

Cosa lega il rinnovo del CCNL sanità privata e smantellamento della sanità pubblica?

Le regioni alle strutture private accreditate aumenteranno il tetto delle prestazioni in maniera tale da consentire loro di guadagnare la metà, almeno, del costo dell’aumento, precisiamo meglio: le regioni hanno una convenzione con gli ospedali privati per un numero di prestazioni, dal 2021 le convenzioni consentiranno alle strutture private di fare più esami, devono guadagnare di più, e, conseguentemente, saranno sottratte alla sanità pubblica (ma un po’ meno pubblica).

Intanto la televisione e i mezzo di comunicazione elogiano la sanità pubblica e i suoi lavoratori, ma nella realtà si tagliano i finanziamenti destinati ad essa (aumentando quelli a favore della sanità privata), si permettono contratti di lavoro diversi per gli stessi impieghi, l’inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuali, l’organico insufficiente e costretto a tacere perché se si osa denunciare queste gravi carenze la repressione è garantita.

Insomma ci vogliono eroi in prima pagina, ma complici dentro i reparti.

Eroi non siamo, perchè se negli ultimi dieci anni non fosse stata massacrata la sanità pubblica non ci sarebbe stata nessuna necessità di avere eroi (sventurato quel paese che ha bisogno di eroi diceva Bertolt Brecht) e complici non saremo.

Riprendiamoci la sanità come diritto universale e di qualità per difendere la salute di ognuno di noi, che abbia posti letto specialistici e intensivi adeguati per la popolazione, che non sia attività di lucro per nessuno. Per questo tutti i lavoratori devono avere gli stessi diritti e la stessa retribuzione e non la frammentazione di CCNL presente oggi in tutto il settore.

usisanita.segreterianazionale@gmail.com

sanita.mi@usi cit.org 28 ottobre 2020

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