SGOMBRATO OGGI L’EX CINEMA SPLENDOR A MILANO

Si era già a conoscenza della protesta di qualche tempo fa degli studenti contro il caro affitti con l’istallazione di tende nello spiazzale davanti al Politecnico di Milano. Una protesta che al momento aveva avuto un grosso clamore mediatico che con l’andare del tempo era andato scemando, mentre era andata avanti una trattativa con il comune senza alcun risultato concreto. Ma era andato avanti anche un collegamento su tale tematica con gli studenti di altre località che vivevano la stessa contraddizione.

C’è stata una svolta in questi giorni con un corteo che il 16 settembre è partito da piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, con in testa uno striscione “Siamo tende e ci prendiamo un tetto”, diretto al Viale Gran Sasso dove è stato occupato l’ex cinema Splendor, abbandonato da 7 anni, per continuare la mobilitazione contro il caro affitti. Durante il sabato e la domenica in questo spazio occupato si è tenuta una Assemblea Nazionale con circa 350 partecipanti venuti da tutta Italia per discutere i temi del caro affitti e dell’emergenza abitativa. Una residente di 70 anni, abitante nei piani superiori all’ex cinema, ha commentato positivamente l’arrivo degli studenti nella speranza di miglioramento di quel posto.

Il 22 settembre era previsto un incontro con il sindaco Sala nel Palazzo Comunale, per continuare una trattativa che fin’ora non aveva concluso niente, ma alle sette di questa mattina c’è stato lo sgombero dell’ex cinema Splendor da parte della polizia, su ordinanza del Prefetto, con l’intervento di 5 camionette impegnate nell’operazione. Non c’è stato spazio per opporre resistenza da parte degli 11 occupanti presenti al momento, costretti ad uscire con le mani alzate. Dopo essere stati svegliati con le torce in faccia sono stati sottratti i telefonini e identificati (dal racconto dei presenti). Nella stessa giornata è stato organizzato un presidio alle 18 davanti a Palazzo Marino, la sede del comune, dove gli studenti hanno piazzato le loro tende per protestare anche contro l’amministrazione comunale per il suo silenzio complice di fronte a questo atto di pesante repressione del governo di destra che intende risolvere anche il problema abitativo come questione di ordine pubblico. Al presidio hanno partecipato un trecento manifestanti. Attorno ai portavoce degli studenti davanti alle tende si è creato un cerchio di giornalisti che riprendevano e chiedevano le motivazioni e le finalità della protesta, ai quali è stato comunicato che il presidio delle tende sarebbe continuato nei giorni successivi fino all’eventuale sgombero.

Ho portato la solidarietà dell’USI e del coordinamento dei sindacati di base che hanno proclamato uno sciopero generale per il 20 ottobre, invitandoli ad un percorso unitario, contenendo la piattaforma sindacale, oltre all’opposizione alla guerra e all’invio di armi, la lotta al caro-vita e per un salario adeguato, anche la rivendicazione del diritto all’abitare; invitandoli anche a far sentire le loro ragioni all’Assemblea Nazionale che si terrà l’8 ottobre a Milano, ricevendo una risposta interessata e positiva. Avendo anche fatto un riferimento alle lotte del “68 ho informato anche della recente uscita del libro “Utopia Concreta” che parla di quel periodo e della disponibilità di presentarlo in quel contesto, come luogo di comunicazione e di dibattito.           

E. M.

19/09/2023 

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