Sacrificata la biblioteca di Avenza al politico di turno

Nessun ripensamento sulla biblioteca di Avenza: l’assessore Bernardini la sacrifica per le iniziative del sabato a Carrara . Cerca consenso, egemonia culturale. Apre due biblioteche , a Carrara e Marina, il sabato pomeriggio, ma chiude Avenza. Penalizza la cultura di base, che è un bene di tutti.

Poco importa il disagio della popolazione di Avenza: dai più giovani che non hanno spazi per studiare ( non possono prendere i libri in prestito) e usare Internet gratis, alle persone anziane senza la medicina della lettura e dell’incontro di altre persone, nella biblioteca vicino casa.
E’ in corso un attacco ai beni comuni: guardate la ricchezza delle cave! E perdiamo ospedali, scuole, trasporti, la biblioteca di Avenza. Riepiloghiamo i motivi tecnici della sua chiusura: l’introduzione di turni di lavoro nelle biblioteche, senza avere abbastanza personale, dirotta a Carrara e Marina di Carrara chi lavorava ad Avenza, portando a chiudere questa biblioteca. Prima dei turni, tre biblioteche funzionavano cinque giorni la settimana in un territorio allungato tra mare e monti, senza centro, allargato verso il Magra e Massa. Oggi Avenza è un po’più povera. Ripetiamo la domanda : perché chiudere la biblioteca di Avenza? Un’altra domanda circola e la rilanciamo : i terreni del lascito Finelli, su cui sorgono ex-biblioteca e sala Amendola, sono vincolati ad uso pubblico?Anche il Politeama lo è!

Contro la chiusura della biblioteca di Avenza monta una gran rabbia, ma la decisione politica di chiudere non cambia. La politica si slega dai bisogni e dalla volontà delle persone? In Usi enti locali ne prendiamo atto ancora una volta e continuiamo l’azione sindacale ed una raccolta di firme per la riapertura della biblioteca .

 

Per USI AIT ENTI LOCALI
Luca Albertosi

 

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