Resoconto presidio 23 ottobre a Sala Baganza, davanti alla SPX.

Nella giornata dello sciopero generale del 23 ottobre la sez. di Parma

dell’USI/AIT ha organizzato un presidio davanti alla SPX di Sala Baganza,
fabbrica in lotta contro il licenziamento di 45 lavoratori, i quali hanno gradito la
nostra solidarietà portata direttamente sul posto.
La SPX è uno delle tante aziende sane e ha un buon fatturato, però per
calcoli d’interesse economico di dirigenti e azionisti si è pensato bene di
spostare la produzione in Germania.
Il presidio si è svolto dalle 9.30 del mattino con la partecipazione, oltre degli
organizzatori, di esponenti dell’RdB, della CUB, di militanti della FAI e di
Rifondazione, con la presenza durante la mattinata di una quarantina di
persone circa.
La mobilitazione s’inserisce in un percorso voluto dalle tre sigle sindacali di
base della Provincia di Parma (USI/AIT, RdB, CUB), diretto a coinvolgere le
varie realtà in crisi nella zona parmense, colpita anch’essa dall’ondata di crisi
provocata dal crollo finanziario e poi del mondo del lavoro. Ne è a
dimostrazione l’aumento della Cassa Integrazione nella nostra Provincia e la
chiusura di piccole e grandi ditte e attività commerciali.
Tutto questo non è altro che una conseguenza del liberismo e del sistema
globalizzazione. Negli ultimi anni abbiamo visto l’aumentare dell’utilizzo del
lavoro nero (spesso di migranti: più sfruttabili, ricattabili e meno coscienti dei
propri diritti), del lavoro a tempo determinato e del lavoro interinale. Di
conseguenza ci sono stati un abbassamento del salario, l’inconciliabilità con il
costo della vita e la difficoltà nel privato di fare una famiglia e avere una casa.
In questo modo si è provocata una graduale disgregazione del tessuto
sociale e produttivo di vari settori.
Cisco per l’USI/AIT di Parma.

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