Pietrasanta: Un bello sciopero

Piazza Matteotti a Pietrasanta (LU), sede del palazzo comunale della Piccola Atene, la risposta in salsa di sinistra alla Milano da Bere di craxiana memoria. Preceduti da un picchetto che è cominciato alle 05.30 della mattina, arrivano in corteo, dopo aver percorso circa tre chilometri, preceduti dal suono stridulo dei fischietti e da quello lamentoso di una tromba da stadio, un’ottantina di lavoratrici e di lavoratori, tutti con la pettorina verde che indossano quando sono al lavoro. E’ il corteo che annuncia a tutti che questo sabato e questa domenica gli operai e le operaie addette alla rimozione dei rifiuti e alla raccolta differenziata sono in sciopero. Uno sciopero che , fatte salve le eccezioni, ritiro dei rifiuti alle case di riposo e all’ospedale, durerà per tutto questo week-end, il primo caldo e afoso di questa estate che stenta a venire. Uno sciopero preparato con cura, frutto di incontri con avvocati Pianini e Tonini, contattati dai compa dell’ USI Enti Locali di Carrara, di un lavoro sotterraneo di convincimento e di un’indubbia capacità da parte di chi l’ha promosso. Alcuni lavoratori che hanno deciso di rappresentarsi in prima persona. Due striscioni con le scritte: ‘ Stabilità= dignità’, ”Fatti non promesse‘, aprono e chiudono il corteo. Uno sciopero pressochè totale quello realizzato all’ERSU (l’azienda consortile per la rimozione dei rifiuti).

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Infatti dei circa 260 dipendenti, soltanto una decina sono andati a lavorare. Uno sciopero che ha interessato massicciamente anche gli amministrativi. Un operaio ci illustra la piattaforma delle richieste: la stabilizzazione di 36 lavoratori, ancora con il contratto a tempo determinato, malgrado le promesse fatte ripetutamente, la corresponsione del premio di produzione, la mancata sicurezza sui mezzi che vengono utilizzati quotidianamente, i carichi di lavoro che aumentano, mentre il personale è sempre lo stesso. La scelta di arrivare in corteo davanti al palazzo Littorio che ospita il comune di Pietrasanta non è certo casuale. E’ la giunta della Piccola Atene che si oppone alla corresponsione, con motivi pretestuosi, del pagamento del premio di produzione. Esce dal portone il sindaco Lombardi per parlare con gli scioperanti. Chiede di poter conferire con una delegazione. Tutti entrano in massa. Sono ancora dentro mentre vi scriviamo. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
‘ La Lotta Continua’

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