Parma antifascista e anarcosindacalista ricorda Filippo Corridoni

8SedutoMercoledì 23 ottobre, in occasione dell’anniversario della sua morte, USI-AIT Parma ha ricordato Filippo Corridoni, sindacalista rivoluzionario, deponendo fiori sul monumento che lo ricorda.

 

Nonostante la pioggia battente, William Gambetta (del Centro Studi stagione dei Movimenti) e Francesco Salton (USI Parma) hanno ricordato le vicende più importanti della parabola politica di Corridoni, spiegando il senso dell’iniziativa.
E’ ovvio che se si decide, nel quadro di un’intensa campagna autunnale di lotta concreta e non virtuale, di dedicare un ricordo anche alla figura di Corridoni, si celebra non il suo ultimo anno di vita che lo ha visto impegnato nel campo dell’interventismo (e siamo quindi consapevoli di possibili dubbi a proposito), ma tutta una vita di attivissimo agitatore sindacale rivoluzionario, importantissimo nella storia locale.

Per fortuna la storia è materia complessa, va maneggiata con cura per evitare banalizzazioni ed errori, e attraversa anche le lotte operaie di inizio’900, gli scioperi agrari come quello di Parma, l’uscita dalla CGIL riformista per fondare l’USI, periodi detentivi, ecc: tutte vicende che videro protagonista il “nostro” Corridoni. Del resto, è altresì noto che non tutti gli interventisti nella prima guerra mondiale furono solo nazionalisti e patriottardi, ma, anche, a nostro avviso sbagliando drammaticamente, ci furono coloro i quali diedero alla guerra un valore di possibile sviluppo rivoluzionario. Corridoni fu tra questi, e certo noi non intendiamo nasconderlo. E ancora, il concetto di “traditore della causa del proletariato“, è alquanto soggettivo e opinabile. Da libertari, potremmo enumerare un ricco elenco di figure e figuri che magari per altri sono “maestri” da seguire, per noi solo assassini liberticidi…

7Sindacalisti.rivoluzionari

Ulteriore importante considerazione che ci ha mosso è l’appropriazione del “mito” Corridoni operata dai fascisti, che è un vero e proprio plagio storico: Corridoni, non solo perchè morì molto giovane, a 28 anni sul Carso, evidentemente ignaro di Mussolini e del regime (!), ma proprio per la sua vicenda politica, appartiene, con tante luci e la grossa ombra dell’ultimo anno di vita, alla storia del proletariato, delle sue lotte, e ne rappresenta una delle figure più significative. Il fatto che fascisti, post-fascisti o neofascisti si possano appropriare senza colpo ferire di questa figura è insostenibile non solo per la correttezza storica, ma anche per chi pratica realmente l’antifascismo militante.

 

da ParmaToday:Filippo Corridoni: l’Usi lo ricorda nell’anniversario della morte

da Il Mattino di Parma: 23 ottobre: anniversario Corridoni, in piazzale omaggio al rivoluzionario

da La Repubblica:Parma la Repubblica.it | Agenda – IL RIVOLUZIONARIO CORRIDONI

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