La truffa in atto con i rinnovi dei contratti della sanità privata: un costo scaricato sulla Sanità Pubblica, mentre i dipendenti dell’Istituto della Sacra Famiglia sono rimasti in “mutande”

Quello che sta avvenendo nel settore della sanità privata è semplicemente scandaloso. Il rinnovo dei contratti Aris e Aiop è tutt’ora bloccato da parte delle Associazioni datoriali del settore della sanità privata. Il motivo è semplice: le Associazioni datoriali non firmeranno il rinnovo del contratto fino a quando tutte le Regioni non delibereranno che il costo del rinnovo per il 50% sarà a carico della Sanità Pubblica (Ssn ). Tale rimborso alle aziende della sanità privata verrà effettuato attraverso l’aumento delle tariffe e dei budget a favore dei privati.

La Regione Lombardia ha già fatto tale delibera dal 5 agosto. Diverse altre regioni hanno sottoscritto il medesimo impegno. I Presidenti dell’ Aiop (Barbara Cittadini) e dell’ Aris (Padre Virginio Bebber) stanno sollecitando i Sindacati Confederali (Cgil, Cisl, Uil) a far pressione presso il Presidente Bonaccini della Regione Emilia-Romagna, in qualità di Presidente della Conferenza delle Regioni, a sollecitare tutte le altre Regioni che non hanno ancora firmato tale accordo, come concordato con il Ministro della Sanità.

Siamo ad un ricatto bello e buono, per cui si sottoscrive il rinnovo del contratto solo se il costo viene caricato sulla Sanità Pubblica, con l’accordo di tutte le parti sociali (Associazioni datoriali, Sindacati, Regioni e Governo) permettendo alle aziende private del settore di aumentare ancor più i loro profitti.

Pensate cos’hanno combinato i sindacati firmatari dell’accordo nell’Istituto della Sacra Famiglia di Milano, sottoscritto successivamente anche dalla RSU. La Direzione Aziendale in Sacra Famiglia si è così sbarazzata dall’ingombrante contratto Aris, sottraendosi dai costi per il suo rinnovo dopo 14 anni di blocco e altrettanto facilmente l’Azienda incasserà tutti i benefici derivanti dalla delibera sottoscritta dalla Regione Lombardia. Un accordo ancor più vergognoso alla luce di quando sta emergendo!

Come USI Sanità ci batteremo con le unghie e con i denti contro questa deriva, ma solo una risposta forte e unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Istituto della Sacra Famiglia può cambiare le cose. Miracoli non ne facciamo. Quelli riescono bene al Presidente dell’Istituto don Marco Bove, nella moltiplicazione dei….. profitti aziendali.

Unione Sindacale Italiana Sanità – USI/CIT Cesano Boscone 18/09/2020

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