La militanza di Cesare Copeta nell’Unione Sindacale Italiana

Come Archivio USI-AIT abbiamo condotto una ricerca tra il materiale che abbiamo per fare un breve biografia (incentrata sull’ impegno sindacale e di militanza nell’USI) del compagno Cesare Copeta, recentemente scomparso.

 

Cesare nasce a Brescia il 27 ottobre del 1960. Giovanissimo si interessa di politica, di sicuro la memoria della strage (di stato) di Piazza della Loggia a Brescia contribuisce alla sua formazione. Spesso nei suoi ricordi accenna a quelle cariche della polizia, dopo le bombe, per allontanare gli antifascisti e permettere la distruzione delle prove con la velocissima “pulizia” della piazza.

Tra il 1989 e il 1990 Cesare partecipa (studente-lavoratore) alle lotte studentesche del movimento della “pantera”

Le sue idee lo portano all’anarchismo individualista, partecipa attivamente alla vita dei gruppi anarchici bresciani e ha contatti con compagni italiani di varie città. Socialmente vede la necessità dell’azione ed organizzazione del sindacalismo rivoluzionario e in questo campo (in particolare nell’Unione Sindacale Italiana) dà un grosso contributo di attiva militanza e di idee.

Assunto alle poste è subito in prima fila in conflitti sindacali e rivendicazioni in difesa dei diritti suoi e dei suoi colleghi. Già nell’aprile del 1989 subisce un provvedimento disciplinare per aver rifiutato l’abbinamento delle zone di recapito postale. Ne seguiranno molti altri.

Nel 1993 Cesare dà impulso alla creazione di un Coordinamento Lavoratori Postelegrafonici nella sua azienda che comincia a rapportarsi con l’USI-AIT dove si sono costituiti altri coordinamenti di postali. Ufficialmente è nell’estate del 1994 che si costituisce il Coordinamento Lavoratori Postelegrafonici USI della provincia di Brescia con una segreteria collegiale di 9 postali (tra cui Cesare). Quasi contemporaneamente l’USI-AIT si struttura a livello cittadino con una segreteria intercategoriale provinciale di Brescia. 8 sono i membri della segreteria collegiale dove Cesare ricopre l’incarico di coordinatore responsabile.

La costruzione di una forte sezione USI, la cui anima certamente è Cesare, permette nelle poste il radicarsi di una conflittualità diffusa e tante sono le lotte che il coordinamento porta avanti in quegli anni. Le tematiche di agitazione e vertenze sono svariate: contro precariato e ristrutturazione, gli infortuni sul lavoro, vertenze sui recapiti di zona e sui maxicarichi di lavoro. Non mancano le richieste di diritti sindacali (famosa quella per la bacheca) e diverse sono negli anni le denunce legali all’ente poste per attività antisindacale. E non mancano importanti vittorie di Cesare e dell’USI anche in questo campo.

Sicuramente la lotta piu’ lunga e significativa è l’astensione delle prestazioni straordinarie in tutta la provincia di Brescia con scioperi lunghissimi, indetti dall’USI, piu’ o meno per tutto l’anno.

Nell’aprile del 1995 Copeta è tra i fondatori ad Udine della Federazione Nazionale Poste e Telecomunicazioni dell’USI, più nota come USI Postel.

Sono anni turbolenti per l’Unione che raggiunge dimensioni nazionali di tutto rispetto ma che contemporaneamente subisce un tentativo di involuzione autoritaria e verticista da parte di una componente (la cosiddetta USI Romana) che poi da vita a una scissione e viene espulsa dall’AIT che riconosce unicamente l’USI che tiene il suo congresso a Prato Carnico.

Cesare è subito tra i piu’ attivi nell’USI che fronteggiano il tentativo romano di impadronirsi del sindacato. Nell’agosto del 1995 a Trieste (in rappresentanza della realtà USI bresciana) è tra i fondatori del Comitato di Difesa dell’USI-AIT che tra il 1995 e il 1996 da un forte contributo ad arginare e battere il tentativo autoritario e quindi la scissione. Ricordiamo uno scritto eloquente di Cesare, “cosa succede nell’USI ?”, apparso sul Bollettino stampato dal Comitato di Difesa dell’USI. Al Congresso di Prato Carnico (maggio 1996), che segna la ripresa dell’USI dopo la scissione, Copeta è presente con una delegazione di lavoratori postali.

Nel 1998 esce il primo numero (animato sempre da Cesare) del foglio del Coordinamento Postelegrafonici dell’USI Brescia dal titolo “La Bacheca”. Gli anni che vanno dal 1999 al 2003 vedono Copeta molto impegnato anche sul terreno dell’antimilitarismo e delle guerre “infinite” che si susseguono: Federazione Jugoslava, Afghanistan e Irak. Partecipa al Comitato di pronto intervento contro la guerra che l’USI crea al Congresso di Milano (2002) ed è lui a realizzare il manifesto nazionale antimilitarista dell’Unione.

Cesare comincia a rivestire anche incarichi nazionali. Nel maggio 2002 col Congresso di Milano entra nella Commissione Esecutiva nazionale dell’USI-AIT e dall’aprile 2005 (Congresso di Napoli) fa parte della Commissione Rapporti Internazionali in un difficile momento all’interno dell’AIT. Partecipa come delegato della sezione italiana a vari appuntamenti dell’Internazionale come plenarie, congressi (Praga, Manchester, ecc.). Quest’ultimo incarico per Cesare viene rinnovato col congresso di Ancona dell’aprile 2008 fino all’aprile 2010.

Nel 2007 Copeta passa un anno a Londra per motivi di studio e si paga le spese facendo alcuni lavori. Continua comunque a collaborare con la Commissione Relazioni Internazionali. Si iscrive alla Solidarity Federation, la sezione inglese dell’AIT (pur mantenendo ovviamente la tessera dell’USI) e da vita anche in Inghilterra ad azioni di lotta. Ha un certo eco la vertenza che sostiene contro il ristorante dove lavora, con picchetti ed altre azioni Cesare (sostenuto dalla sezione londinese della SF-AIT) riesce ad ottenere le sue richieste.

Tornato in Italia organizza insieme a dei giovani compagni una dura lotta a favore di 7 lavoratori dell’IKEA di Brescia a cui non viene rinnovato il contratto di lavoro nonostante fosse loro stata assicurata la riassunzione. Nasce così nel bresciano una combattiva sezione USI Commercio che tra gli ultimi mesi del 2008 e i primi del 2009 porta avanti una dura lotta con presidi e proteste davanti all’IKEA di Brescia. Il modello seguito è la vertenza effettuata dalla CNT spagnola alla Mercadona di Barcellona e vede contemporanee azioni di sostegno ai lavoratori bresciani compiute dalle altre sezioni dell’USI davanti all’IKEA di altre città.

Con il congresso nazionale di Modena (marzo 2012) Cesare entra di nuovo nella Commissione Esecutiva dell’USI-AIT. Negli ultimi anni continua ad essere attivo ovunque sia possibile, è vicino tra l’altro ai giovani che a Brescia danno vita all’USI Studenti. Di fatto Cesare è uno dei compagni d’Italia piu’ preparati sindacalmente e legalmente e i suoi contributi diventano molto importanti per la crescita dell’Unione.

Muore nell’ottobre del 2014 lasciando un immenso vuoto tra i suoi compagni e tra tutti quelli che lo hanno conosciuto. La sua bara viene avvolta dalla bandiera anarchica e da quella dell’Unione Sindacale Italiana.

 

Un paio di anni fa Cesare aveva dato all’Archivio Nazionale dell’USI-AIT di Ancona vasto materiale che documenta la storia delle lotte sindacali condotte da Copeta e dall’USI bresciana. Incredibile vedere quante vertenze siano state condotte dai primi anni novanta in poi, dimostrando la validità e l’efficacia della scelta sindacalista rivoluzionaria fatta da Cesare.

Questo materiale è ora diviso cronologicamente e fa parte dell’Archivio dell’USI.

 

Nelle foto (prese dall’Archivio USI-AIT) allegate:

Cesare con altri postelegrafonici USI al Congresso di Prato Carnico (1996) – Cesare al tavolo delle presidenza del Congresso USI di Napoli (2005) – Cesare, con il megafono, a una manifestazione antimilitarista contro la guerra (La Spezia 25-1-2003).

 

ARCHIVIO NAZIONALE USI-AIT

(per l’Archivio USI: Gianfranco Careri)

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