FABRIANO 5 – 7 novembre. nonostante tutto! scene di lottta di classe e di azione diretta.

Un gruppo di operai dell’Antonio Merloni di Fabriano, il giorno 5 novembre è entrato in azione
occupando gli uffici direzionali dell’azienda che versa in una grave crisi industriale poiché il
distretto fabrianese, caratterizzato dalla produzione monosettoriale, ha visto l’Antonio Merloni
SpA, azienda terzista, optare per un modello basato sulla grande quantità a dispetto della
qualità. Il gruppo degli occupanti, dopo l’incursione nel palazzo che all’ultimo piano ospita
l’abitazione stessa di Antonio Merloni, ha appeso striscioni e manifesti alle finestre della sede
aziendale. Fin dai primi minuti nel piazzale antistante l’ingresso degli uffici è nato un presidio
spontaneo formato dagli stessi operai dell’Antonio Merloni, da lavoratori del distretto industriale
fabrianese, da studenti e attivisti del Csa Fabbri di Fabriano.
L’occupazione, al momento un “assaggio” dell’inverno che si sta prospettando, ha avuto termine
il giorno 7 novembre. Nella conferenza stampa tenuta dagli occupanti è emersa una sufficiente
soddisfatti per i risultati ottenuti che di seguito descriviamo:
– Chiarezza e trasparenza sugli eventi che hanno portato all’attuale situazione rompendo così
quel muro di omertà che ha caratterizzato la recente storia dell’Antonio Merloni.
– L’impegno scritto da parte del sindaco di Fabriano Roberto Sorci di farsi interprete, presso la
regione Marche ed il ministero, della modifica della legge Marzano, al fine di permettere di
prendere, in un unica soluzione, tutti i soldi previsti per la sua durata.
– L’inserimento nell’Accordo di Programma tra stato e regioni, di soldi ed incentivi in favore di
quei lavoratori che hanno perso l’impiego e non saranno riqualificati, ma che vogliono costruire
nuove forme di attività incentrate sulla loro auto organizzazione.
Una compagna,, dopo due notti di occupazione, a nome degli operai, ha rimarcato che questo è
l’inizio di un percorso di lotte nel territorio sottolineando l’importanza culturale, sociale e politica
di questo evento per il territorio fabrianese. Inoltre ha promesso che la realizzazione degli
impegni sarà vigilata e monitorata dagli operai in ogni suo passaggio.
Comunicato Stampa
del C.S.A. L.Fabbri di Fabriano
Fabriano – Comincia adesso!
Finalmente Fabriano è sveglia. Ora ci aspetta un giorno pieno di possibilità.
L’occupazione degli uffici della direzione della A. Merloni da parte dei lavoratori è un
momento storico per il nostro territorio, è l’inizio di un percorso di lotte generalizzate.
La loro battaglia è la nostra. Ciò che unisce gli operai della A. Merloni, gli studenti, i
migranti e i militanti dei centri sociali è la lotta contro la precarietà della vita, la lotta
per la dignità. Tutto ciò rappresenta una rivendicazione dei propri diritti, in primis
quello di esistere, di far ascoltare la propria voce, reclamare reddito, il diritto alla
casa, la possibilità di autodeterminare la propria esistenza anche attraverso un
lavoro non alienante, sono esigenze imprescindibili che ci sentiamo di condividere in
totale con gli operai della A. Merloni. È giunto il tempo che tutto il territorio si mobiliti,
verso un percorso di generalizzazione del conflitto sociale: dalle fabbriche, passando
per le scuole fino alle città. Fabriano necessita di un nuovo modello di sviluppo, che
sia partecipato e non imposto, libero dalle logiche di sfruttamento.
– Centro Sociale Autogestito Fabbri
Fabriano 5 novembre 2009
Comunicato Stampa
dell’Assemblea Anarchica Marchigiana
Ai lavoratori e alle lavoratrici
della Antonio Merloni di Fabriano e dell’indotto
Abbiamo appreso che dal giorno 5 novembre 2009 una nuova aria
sembra spirare a Fabriano. Quella della ripresa della lotta e dell’azione
diretta, concretizzatasi con l’occupazione della direzione della Antonio
Merloni dopo un asfittico anno in cui tutto sembrava assopito e ovattato.
Al riguardo i partecipanti alla riunione della Assemblea Anarchica
Marchigiana di Ancona, del 6 novembre 2009, esprimono la loro
solidarietà ai lavoratori in lotta impegnandosi a rendere disponibili per la
circolazione delle informazioni sui siti elettronici nazionali e locali.
La loro lotta è la nostra e sarà da noi sostenuta.
Insistiamo nell’opportunità di inserire nella trattativa che
necessariamente scaturirà a breve e, a prescindere dall’elemento
primario della permanenza per tutti i dipendenti sul posto di lavoro,
anche obbiettivi che tutelino comunque il reddito sociale (ad es.
l’ottenimento finchè dura “la crisi”, della totale gratuità delle iscrizioni e
della frequenza alla scuola pubblica dal nido all’università) e che soli
sono in grado di smascherare chi vuol far passare la “carità” per
“solidarietà”.
Chiediamo ai compagni del Centro Sociale Autogestito “L.Fabbri” di
Fabriano, che fin dall’inizio hanno partecipato alla lotta, di essere i latori
della presente comunicazione.
Contro la miseria del capitale lotta sociale!
Unità nella lotta!
I gruppi e le individualità anarchiche riunite in Assemblea ad Ancona
Ancona 6 novembre 2009

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