Cosenza: a proposito del 5M

A seguito dei tentativi di strumentalizzazione e di egemonizzazione da parte di una minoranza autoritaria che intendeva arrogarsi il merito della manifestazione del 5 maggio scorso a Cosenza, contro il DDL buona scuola, l’USI-AIT CALABRIA intende effettuare alcune precisazioni e prende le distanze da chi tentava di impedire la libertà di espressione perchè riteneva quella una “sua piazza”.

 

 

L’Unione Sindacale Italiana – sezione Calabria, a seguito della manifestazione del 5 maggio 2015, tenutasi a Cosenza contro il DDL buona scuola, intende precisare alcuni concetti del tutto basilari ma che occorre sempre ricordare. Le strumentalizazioni non ci appartengono, nessuno pensi di porsi alla guida di un movimento spontaneo, autorganizzato, come quello dei docenti e dei collettivi studenteschi cosentini che ogginon accettano il DDL buona scuola. La protesta è di tutti e tutte ma non di coloro i quali rifiutano la negazione della libertà, della condivisione e dell’autorganizzazione come strumenti di lotta permanente..La mobilitazione sincera di studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici non ha prezzo, non si vende e non scende a compromessi, andiamo avanti senza creare poteri, ma diffondendo saperi, andiamo avanti però solo con chi si rispecchia nell’idea della condivisione, dell’orizzontalità e del pieno riconoscimento della libertà nella libertà. Chi ne professa il disprezzo, chi persegue metodi impositivi, non è uno nostro fratello, non è una nostra sorella di questo percorso di lotta ed emancipazione rispetto alla passività che ha finora, pervaso la scuola italiana. Auspichiamo da qui a breve la creazione a Cosenza, di momenti di pubblico confronto e crescita fra tutti coloro i quali, fuorchè autoritari, intendono dire no alla buona scuola, senza condizioni e senza trattative.

 

Evviva l’Unione.

 

Unione Sindacale Italiana – sezione Calabria

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