Colpo di stato “morbido” in Catalogna?

Comunicato in inglese, spagnolo, catalano ed italiano.


Dear comrades:

below is a statement approved by all unions in the “regional”, in this case, Catalonia and the Balearic Islands. Please translate to your local language and distribute and post widely.

If you’d rather work on the Spanish/Catalan version, it can be found here https://cntlhospitalet.wordpress.com/

As I said in my earlier report, the comrades are working hard to distance themselves from the nationalist agenda and introduce a class perspective to the issue, but this is difficult, amid an understandable surge in nationalist sentiment in the people. Meanwhile, repression is growing larger, and the militarisation of Catalonia is starting to look more and more like a “soft” coup

On the union front, the larger, official unions, seem to be distancing themselves already from the call for a general strike, “favouring a different approach, instead”, while reports say that CGT is tearing itself appart with internal strife in the wake of their behaviour on this issue. Other smaller unions are keen to go on with the strike, but some of them are closely linked to nationalist groups or parties, and see it only from a political point of view.

CNT, on its side, have an important meeting today, to decide whether the Catalan unions will join the strike on a regional level, or on a local, one by one, basis. This meeting will also have to outline the aims of the strike, put the wheels in motion to organise it, etc. But as far as we are concerned, one way or another, we’re heading to a general strike in Catalonia. We’ll keep you posted.

Thanks for your support.

Miguel.

Salud, compas.Os pido disculpas, porque en los últimos correos que he enviado no he incluido versión en castellano. Con las prisas y la urgencia de la situación, se me ha olvidado. Ha hecho muy bien Anna en señalármelo.He pedido a los compas que se han ofrecido en la lista a ayudar con las traducciones que, si es posible, manden la versión en castellano. A ver si alguno se anima. Muy resumidamente, la situación en Cataluña empieza a parecerse a un golpe de estado “blando”, las ciudades están tomadas por la policía y la policía militar (Guardia civil) y se prevé que la situación vaya a peor. Por nuestra parte, vamos hacia una huelga general en el territorio catalán, con movilizaciones de solidaridad en el resto del estado.Hemos sacado un comunicado, entre otros, para el que pedimos máxima difusión. Lo podéis encontrar en castellano en https://cntlhospitalet.wordpress.com/Os agradecemos toda la colaboración de antemano. Puede que más adelante pidamos también que se realicen concentraciones o acciones similares frente a embajadas, consulados o intereses españoles. Iremos informando.Un abrazo libertario,

Miguel Pérez por el Secretariado de Exteriores de CNT-España

La traduzione italiana del comunicato delle sezioni della CNT di Catalunya-Balears

Dalle sezioni della CNT di Catalunya-Balears vogliamo rendere pubblica la nostra posizione a favore dell’autodeterminazione del popolo catalano.
Dal nostro punto di vista anarcosindacalista pensiamo che la trasformazione politica nel mondo capitalista non può trattenere tutto il nostro anelito di trasformazione sociale, grazie alla quale l’autogestione dei mezzi di produzione e distribuzione saranno nelle mani della classe lavoratrice.
Per questo motivo la nostra lotta quotidiana non è indirizzata alla creazione di nuovi stati o iniziative parlamentari. Tuttavia, non possiamo distogliere lo sguardo quando le persone sono attaccate e fatte oggetto di rappresaglia da parte di qualunque stato, che in questo si è tolto la maschera per rivelare il suo autentico carattere autoritario e post-franchista, come aveva già fatto presagire in altre occasioni (riforme del lavoro, riscatti bancari, scandali di corruzione, tagli alla sanità, sfratti…alcuni dei quali appoggiati dal governo catalano).
Dalla CNT di Catalunya-Balears approviamo il comportamento disobbediente contro un apparato statale dittatoriale, discriminatorio e reazionario e vogliamo mostrare il più profondo rifiuto nei confronti della repressione e di chi la esercita contro le lavoratrici e i lavoratori.
Le donne e gli uomini della CNT saranno al fianco dei propri vicini e vicine, non può essere altrimenti in un’organizzazione anarcosindacalista e di conseguenza rivoluzionaria.

Traduzione di Anna Gussetti


 


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