Ancona manifesta contro lo sgombero di Casa de Niantri

Circa mille manifestanti sabato hanno dato vita a una bellissima manifestazione ad Ancona contro lo sgombero di Casa de Nialtri e per rilanciare i contenuti della lotta per la casa e il reddito. Molti gli occupanti di via Ragusa (gruppo che il comune tenta continuamente di disgregare e disperdere) presenti con noi alla testa del corteo. La partenza avviene da piazza Ugo Bassi, lo stesso luogo da cui il 22 dicembre partimmo per occupare l’ex asilo (ormai luogo simbolo di questa lotta e anche quest’oggi presidiatissimo da reparti di polizia).
Apre il corteo lo striscione del nostro movimento “Casa, reddito, dignità non si sgomberano – Casa de Nialtri non si ferma” e una grande immagine del sindaco, Valeria Mancinelli, che brandisce manganello e scudo di polizia (su cui è scritto “Mancinelli Manganelli” ed è raffigurato il simbolo del comune di Ancona). La presenza armata di reparti di celere, carabinieri e guardia di finanza accompagna tutta la manifestazione. Altre truppe antisommossa presidiano in forze molti punti della città (particolarmente il comune e la sede del PD).
E’ Adam, occupante proveniente dalla Costa d’Avorio, a iniziare i numerosi interventi al microfono che accompagnano il corteo, lanciando l’indicazione che la Casa de Nialtri resiste e la lotta continua.

I nostri compagni (USI-AIT e “Malatesta”) sono stati in parte alla testa del corteo (per affrontare insieme agli altri protagonisti dell’occupazione i vari problemi che si sono presentati) e in parte subito dopo lo striscione che apriva la manifestazione. Un numeroso gruppo di compagni del “Malatesta” e dell’USI-AIT con molte nostre bandiere  a cui si sono affiancati compagni anarcosindacalisti USI provenienti dalla Toscana, da Parma e da Bologna. Alcuni applauditi interventi di nostri compagni sono stati fatti al microfono.
All’interno del corteo anche un forte spezzone dei Centri Sociali delle Marche (con presenze anche da altre regioni), una delegazione degli occupanti del “Madiba” di Rimini e l’Unione Inquilini. Piccola presenza di alcuni partitini comunisti e dei grillini. Alla coda del corteo infine anche un gruppetto del Fabbri di Jesi e della FdCA. 
La manifestazione ha attraversato il quartiere degli Archi giungendo nella zona del porto, una frontiera interna contro gli immigrati (molti dei quali in fuga dalle zone di guerra arrivano in Grecia e da qui ad Ancona, nascosti sotto i tir o nei container), un’enorme zona “rossa” di reti, guardie e respingimenti. Contro tutto questo si è levata alta la protesta dei manifestanti. Arrivati al centro (chiusa dalla celere piazza delle Muse dove precedentemente la lega nord aveva organizzato un provocatorio presidio-fiaccolata razzista contro gli immigrati) i dimostranti sono passati davanti a una presidiatissima sede del PD occupata giovedì da un gruppo di militanti solidali di Casa de Nialtri. Qui ci siamo fermati raccontando ai cittadini i fatti relativi alla protesta esplosa all’indomani dello sgombero.
Qualche momento di tensione davanti a un blindatissimo comune, quando la celere ha in pratica circondato il corteo cercando di impedire di farlo entrare in corso Garibaldi. La manifestazione è poi proseguita entrando nella più importante e affollata via cittadina concludendosi alla fine in piazza Roma.
Tensione in serata alla stazione dove reparti antisommossa hanno fronteggiato 2/300 manifestanti che si autoriducevano sensibilmente il prezzo del biglietto ferroviario.
Siamo consapevoli che la lotta in città si è ormai fatta sempre più dura (denunce, intimidazioni, azioni di forza e minacce sono all’ordine del giorno contro chi sta lottando per Casa de Nialtri ma anche contro chi sta semplicemente solidarizzando concretamente con noi) ma certamente la partecipazione e la forza dimostrata da questa manifestazione serviranno a rafforzare la crescita del movimento.

Unione Sindacale Italiana, Sezione di Ancona

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