Abusivismo dirigenziale al San Carlo

Sono di passaggio al San Carlo per i soliti controlli di routine quando m’incrocio con Gianni Santinelli, responsabile del CLO USI dell’ospedale. Mi mostra con un sorriso sarcastico un ritaglio di giornale del Corriere della Sera in cui si rivela che il direttore sanitario in carica all’ospedale da 4 anni, Emanuela Marinello, non ha titolo a ricoprire quel ruolo. Questo è quanto emerge dalla delibera del 21 maggio del Pirellone (il governo regionale) che contiene l’elenco degli idonei alla nomina di direttore sanitario degli ospedali pubblici lombardi. Su 255 candidati a tale ruolo 39 sono stati bocciati. E tra questi bocciati risulta Emanuela Marinello. Tra i requisiti richiesti per tale incarico c’è l’anzianità pregressa di almeno 5 anni in un ruolo di dirigente. Cosa che alla Marinello mancherebbe. “Come CLO USI – ci tiene ha sottolineare Gianni – avevamo già in precedenza denunciato questa contraddizione, mandando le documentazioni anche agli organi d’informazione che non hanno avuto il coraggio a denunciare la cosa. Oggi, dopo la delibera della Regione, si sentono con le spalle coperte e denunciano l’anomalia. ” Infatti – precisa Gianni – quando la Marinello era arrivata al San Carlo il Direttore Generale dott. Antonio Mobilia gli aveva affidato l’ incarico di gestione del dipartimento sperimentale della Sicurezza clinica, fatto ad hoc, per 3 anni (dal 2008 al gennaio del 2011) senza la dovuta delibera di capo di dipartimento, coprendo quel ruolo impropriamente. Poi passava all’Asl di Milano 2 dove il Direttore Generale dott. Pelegatta nominava la Marinello per due anni (febbraio 2011 al luglio 2012) direttore sanitario senza averne i requisiti previsti. Dall’agosto del 2012 la Marinello è di nuovo al San Carlo dove il dott. Mobilia, sostituito poi dal dott. Pelegatti (Pelegatti va al San Carlo come Direttore Generale scambiandosi i ruoli con Mobilia che va a ricoprire la stessa carica all’Asl 2) riceve la nomina di direttore sanitario continuando a non averne i requisiti.


 

Adesso la Regione dovrà pure prendere una decisione a tale proposito e soprattutto la patata bollente è nelle mani del Direttore Generale del San Carlo. “Come USI – Gianni mi mostra il documento inviato – abbiamo fatto subito richiesta per un incontro con la Direzione dell’ospedale per avere delle risposte su tale situazione che si è evidenziata, ma tutt’ora non ci hanno dato risposta, mentre la RSU non si è fin’ora mossa. La cosa grave – aggiunge Gianni – è che non essendo la Marinello legittimata a ricoprire quel ruolo tutte le delibere che ha firmato sono nulle e qualsiasi potrebbe denunciarne la illegittimità. In questa situazione irregolare, se non si dimette, si andrebbe avanti fino a dicembre, quando scade il mandato. Poi Gianni si lascia andare a degli apprezzamenti:”Oltretutto è una figura criticata un po’ da tutti, anche dal personale medico.” E finisce con un commento lapidario: “E’ una figura che vive della protezione politica di AN (Alleanza Nazionale oggi Fratelli d’Italia) alla quale è stato affidata la gestione di questo ospedale. Costoro si sentono di poter fare ciò che vogliono, perfino di passar sopra alle proprie regole.

E.M.

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