A Proposito della legge Gelli !!

La camera dei deputati ha approvato senza emendamenti la legge Gelli. Tale legge reca le disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonchè in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. 


Come è noto, la riforma affronta e disciplina appunto i temi della sicurezza delle cure e del rischio sanitario, della responsabilità dell’esercente la professione sanitaria e della struttura sanitaria pubblica o privata, delle modalità e caratteristiche dei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria, nonché degli obblighi di assicurazione e dell’istituzione del Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità sanitaria. 
Nella sostanza si vuole che gli operatori sanitari siano tenuti a stipulare obbligatoriamente, con oneri a loro carico, polizze assicurative che vadano a coprire la loro responsabilità per eventuale colpa grave con la conseguente possibilità, per la vittima, di citare in giudizio direttamente l’assicuratore stesso, sia che si tratti di un’azienda sanitaria pubblica o privata che di un operatore sanitario che agisca in regime libero professionale. Ci interessa molto poco il fatto che ancora il decreto non sia attuativo, che non sia ancora chiaro quali siano le figure sanitarie interessate oppure che attualmente non vi sia l’effettivo obbligo assicurativo, poichè molto presto tutto ciò sarà chiarito e reso operativo.
Quello che ci preme sottolineare è che ci troviamo di fronte all’ennesima fregatura ben ideata e costruita ai danni dei lavoratori. Con tale legge entrata in vigore peraltro dal 1 aprile di quest’anno si è scatenata una vera e propria caccia agli operatori della sanità per vendere polizze assicurative associate alla iscrizione sindacale.

Un assalto ai lavoratori per procacciare polizze legate alle tessere, creando disinformazione, giocando sulle ansie e le paure degli operatori. Gli articoli 9 e 10 della legge Gelli (obbligo di assicurazione e azione di rivalsa o di responsabilità amministrativa )per adesso non affermano quanto viene sostenuto da sindacalisti assicuratori in questi giorni. Come Federazione nazionale USI sanità denunciamo ancora una volta che le condizioni attuali di lavoro segnano un livello di degrado mai visto. Denunciamo che Lavoratori e pazienti vengono esposti a rischi sempre più alti e consistenti.

Denunciamo ancora una volta
che negli ultimi anni attraverso l’approvazione dei vari piani sanitari e attraverso le varie riforme in materia sanitaria si è prodotto una riduzione drastica di personale. Con il blocco dei contratti e del turn over, il quale ha impedito l’adeguamento dei salari e ridotto gli organici che, sommato agli aumenti dell’orario e all’aumento dei carichi di lavoro hanno reso sempre più precaria la sicurezza, la vita lavorativa, privata e sociale dei lavoratori. Lavorare in modo dignitoso ed in serenità dovrebbe essere una battaglia di natura sindacale che si conquista con le lotte e la prevenzione, non certamente proponendo polizze assicurative.

Per quanto ci riguarda l’unica vera preventiva assicurazione per i lavoratori passa attraverso le assunzioni e ad una programmazione lavorativa che produca rispetto e serenità tra gli operatori.

Federazione Nazionale USI Sanità

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