A Careggi non esiste altra via che la mobilitazione

Comunicato

La situazione lavorativa e di diritto a Careggi ha raggiunto livelli non più accettabili. I lavoratori del comparto, allo stato attuale si trovano in una condizione decisamente peggiorativa rispetto al precedente anno, in cui la mobilitazione contro l’accordo sull’orario di lavoro raggiunse livelli molto forti. I lavoratori di careggi a seguito delle conseguenze che si stanno accumulando legate al cambio di orario, degli ultimi accordi firmati in merito al Part time, alla mobilità, alle pronte disponibilità, alla preintesa sui fondi, la quale introduce di fatto a partire dal 2015 la valutazione per i lavoratori ed alla riorganizzazione dell’intero ospedale vivono una condizione di disagio che va ad intaccare inevitabilmente sia il rapporto di lavoro che la vita familiare. Inoltre, di fronte all’arroganza dell’azienda e all’atteggiamento passivo ed irritante di alcuni sindacati aziendali, per noi non esiste altra via possibile che la ribellione. Non è più tollerabile subire passivamente soprusi e malefatte continue.

Come USI, insieme ai COBAS per il momento continueremo a confrontarci con chi finora è stato al nostro fianco nella contestazione delle politiche aziendali, anche se in alcuni casi, sebbene non secondari ha fatto scelte diverse. L’attuale emergenza per adesso ci impone due obiettivi, il primo di evitare che dal 2015 una fetta importante di salario venga sottratta al lavoratore e messa in mano ai ricatti della dirigenza, il secondo di aprire una vertenza sui problemi che si vanno appunto accumulando come l’orario, ferie, part time, mobilità, pronta disponibilità, ecc..

Vogliamo chiarire fin da subito che come USI non condividiamo la giustificazione che alcuni sindacalisti in azienda hanno dato alla scelta di firmare. Non ci si può basare sul fatto che la Legge imporrebbe di “sottoporre l’erogazione delle somme dovute a titolo di incentivazione ad un sistema di valutazione”. Sebbene questo può essere vero per l’Azienda non deve esserlo per i sindacati che nessuno obbliga a sottoscrivere accordi ingiusti o lesivi degli interessi dei lavoratori e che avrebbero, anzi, il dovere di contestare. Ovviamente gli interessi vanno ben oltre e di questo ormai tutti ne hanno la consapevolezza.

 

 

 

Sindacato Autogestito USI – AIT sanità Careggi

Per info : usisanita.careggi@gmail.com

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