Fare sindacalismo non è reato

“Una sentenza della Corte Suprema spagnola apre una pericolosa porta alla persecuzione del sindacalismo: sei attivisti della CNT sono stati condannati a tre anni e mezzo di carcere per aver fatto azione sindacale. La CNT ricorrerà in tutte le sedi possibili, a livello spagnolo ed europeo, affinché sia fatta giustizia in questo caso, che rappresenta un terribile attacco al lavoro sindacale.

I giudici della Seconda Sezione della Corte Suprema, presieduta da Manuel Marchena, hanno respinto il ricorso presentato dal sindacato CNT per i 6 di “La Suiza”, ratificando le pene detentive di tre anni e mezzo e un risarcimento di 125.428 euro per il datore di lavoro.

Manifestare per strada, distribuire volantini e condividere slogan con un megafono, atti che possono essere circoscritti allo sviluppo di una normale e consueta azione sindacale, vengono repressi dal Tribunale Penale di Jijón con l’argomentazione che la caffetteria ha finito per chiudere a causa di queste proteste, cosa che prima il Tribunale Provinciale e ora la Corte Suprema avallano.

Con la segretaria generale della CNT, Erika Conrado, affermiamo che il nostro campo d’azione è la strada e non possiamo rinunciarvi. Continueremo a scendere in strada e protestare. I compagni non saranno mai soli e anche se crediamo che questa sentenza sia una bomba lanciata contro il sindacalismo, continueremo a stare dalla parte dei lavoratori.”

https://www.cnt.es/noticias/sumate-al-apoyo-a-las-compas-de-la-suiza/

https://www.cnt.es/noticias/el-tribunal-supremo-rechaza-el-recurso-de-cnt-y-condena-a-prision-a-las-seis-sindicalistas-de-la-suiza/

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