Il 4 novembre USI-AIT Calabria, in occasione dello sciopero nazionale indetto da USI-AIT, CUB, SGB, ha ricordato, nella piazza cosentina, che le lotte dei lavoratori non si piegano e non si strumentalizzano alle logiche elettorali.

Convinti che non sia un referendum costituzionale il punto di svolta delle lotte ma è anzi questa una occasione per affossare le lotte e renderle vane, abbiamo ribadito la nostra condanna alle spese militari che l’Italia quotidianamente affronta, di contro si assiste al taglio dei salari, al restringimento dei diritti, all’asservimento dei lavoratori e delle lavoratrici, alla distruzione di settori come la sanità e la scuola.

Questo mondo non ci piace e non sogniamo di conservarlo così com’è né di modificarlo in senso capitalista. Rifiutiamo la delega dei sindacati asserviti alla confindustria, rifiutiamo la delega anche verso noi stessi. Non chiediamo iscrizioni all’USI-AIT bensì fomentiamo autogestione delle lotte e delle proprie vite.

USI-AIT Calabria