Verso la fine della rappresentanza sindacale extra confederale?

Cgil, Cisl, Uil stanno preparando le condizioni per neutralizzare ogni forma di sindacalismo conflittuale.

Di fronte alla grave crisi che incombe, le cui conseguenze ricadono soprattutto sulle spalle della classe lavoratrice con effetti devastanti, non trovano meglio da fare che ridurre, se non sotterrare, quello che ancora rimane della rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratici che non vogliono piegarsi alle loro politiche di svendita anche degli ultimi diritti rimasti.

Dopo aver concordato al loro interno le linee guida delle “nuove rappresentanze sindacali” le Confederazioni si stanno accordando con la Confindustria per arrivare ad un accordo.

L’obbiettivo di questa intesa è quello di legare la “Rappresentanza Sindacale” all’accettazione degli accordi che verranno sottoscritti a maggioranza dai sindacati confederali e concertativi, rendendo impraticabile la possibilità di scioperare contro.

La Rappresentanza Sindacale diventa solo una finzione.

Già le leggi attuali, promulgate da governi, concordate con Confindustria e con il bene placido di Cgil, Cisl, Uil, sovente rendono inefficace il ricorso allo sciopero, quello che stanno preparando sarebbe un ulteriore e definitivo colpo a qualsiasi forma di organizzazione della protesta sindacale all’interno delle aziende.

Se quello che temiamo sarà ratificato nell’accordo conclusivo tra Confederali e Confindustria ai lavoratori e lavoratrici non resterà che praticare nuove forme di lotta in grado di scavalcare leggi e regole che impediscono la difesa dei propri legittimi diritti.

La Segretaria Nazionale USI – AIT (Unione Sindacale Italiana)

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