Trieste: Servizi educativi ancora sotto attacco. Noi non ci stiamo!

I servizi educativi gestiti dal Comune di Trieste (asili nido, scuole dell’infanzia e ricreatori) non stanno passando un buon momento. Il vento autunnale ha portato con sé tagli pesanti al personale supplente e alle dotazioni di materiali per le strutture, oltre ad una pesante cortina fumogena su queste ed altre problematicità.

 

Gli educatori supplenti sono parte necessaria ed essenziale dei servizi educativi: infatti coprono malattie e congedi del personale di ruolo, non ricevendo alcun riconoscimento per la disponibilità ad essere contattati anche il giorno stesso della presa in servizio e spesso senza venire pagati nei week-end e nei giorni festivi. Da tre mesi le supplenze sono state tagliate in modo drastico: così

molti educatori ed educatrici di ruolo si trovano costretti a prolungare il proprio orario di lavoro o a spostarsi di sede, mentre chi resta in servizio è sempre più relegato in un ruolo di mera sorveglianza, a discapito delle attività educative.

 

D’altra parte, senza i materiali per le attività e per il gioco libero, come portare avanti progetti e idee? Le dotazioni previste per l’autunno non sono ancora arrivate, complice anche la centralizzazione e la burocratizzazione degli acquisti. Il risultato è che in alcune strutture mancano perfino i palloni per giocare!

 

Inoltre da due anni a questa parte le iscrizioni e le presenze nei ricreatori comunali stanno calando sensibilmente: se nel 2013 gli iscritti erano più di 3500, ora si sono ridotti a 1370. Addebitiamo questo calo vertiginoso all’introduzione delle tariffe, che hanno segnato il passaggio da una quota di iscrizione pressoché gratuita ad una tariffazione ben più elevata legata all’attestazione ISEE. Oltre ad un peso maggiore dal punto di vista economico, questo passaggio ha comportato anche una maggiore burocratizzazione e complicazione della scheda di iscrizione, facendo così desistere molte famiglie dall’iscrivere i propri figli ai ricreatori.

 

A tutto ciò l’amministrazione ha risposto con la chiusura di alcune strutture al sabato, con la chiusura di fatto dei Poli di Aggregazione Giovanile (un punto riferimento per molti adolescenti della città), ma soprattutto con il netto e radicale rifiuto a confrontarsi con i lavoratori su queste tematiche: è calato un muro di gomma su tutte le problematiche dei servizi educativi, dal quale sono passati unicamente comunicati stampa entusiastici per la quantità e la qualità delle offerte educative messe in piedi nelle diverse strutture (che vengono faticosamente portate avanti da educatori ed educatrici nell’ottica del benessere dei bambini e non certo grazie all’Ente). Dei problemi a monte, nemmeno una riga.

A tutto ciò è necessario porre un freno ed invertire la tendenza!

 

Rivendichiamo servizi in cui gli educatori e le educatrici abbiano la possibilità

di decidere e di lavorare con serenità e strumenti adeguati

 

Reclamiamo da subito il ripristino delle supplenze e la garanzia della

continuità lavorativa

 

Ribadiamo l’urgente necessità di strumenti di lavoro adeguati e opportuni

investimenti da parte dell’amministrazione comunale

 

CONTRO IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEI RICREATORI COMUNALI

 

PER SERVIZI EDUCATIVI GRATUITI, PUBBLICI E ACCESSIBILI A TUTTI

 

PER LE STABILIZZAZIONI DEL PERSONALE PRECARIO (educativo e ausiliario)

 

UNIONE SINDACALE ITALIANA – ENTI LOCALI – Sezione Italiana dell’Association Internationale des Travailleurs (A.I.T.)

www.usi-ait.org

 

U.S.I. Trieste

Via Cunicoli 11 Trieste

orario di apertura: lunedì 18.00 – 20.00

e-mail: usiait_ts@yahoo.it

 

 

Trieste, 16.12.2015

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