PERCHE’ DELLA SOSPENSIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 9 MARZO

Di fronte alle posizioni emerse da NuDM, di rinunciare alla giornata di sciopero produttivo (non alle mobilitazioni espresse in varie forme nelle giornate dell’8 e 9 marzo) in seguito al divieto imposto dal governo, come Unione Sindacale Italiana (U.S.I.-C.I.T.) ritiriamo la proclamazione dello sciopero nella giornata del 9 marzo.

Confermiamo l’impegno del nostro sindacato a tutte quelle motivazioni che sono alla base dello sciopero stesso e la nostra partecipazione a tutte le iniziative e mobilitazioni che si terranno nelle giornate dell’8 e 9 marzo, per la rivendicazione di tutti i diritti delle donne, contro ogni forma di oppressione e di violenza di genere e contro ogni discriminazione nei confronti di tutti i soggetti che sfuggono alla rigida visione eteronormata della società.

Parteciperemo alle mobilitazioni in Italia e nelle varie parti del mondo dove è possibile attraverso la International Confederation of Labour (I.C.L-C.I.T.), associazione sindacale internazionale della quale siamo partecipi.

Vogliamo anche denunciare tutta la palese strumentalità, accompagnata da una campagna di diffusione del panico, da parte del governo che approfitta della situazione per colpire il diritto basilare allo sciopero, nello stesso tempo che si lasciano briglie sciolte al padronato nel tagliare impunemente i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, come sta facendo in diverse aziende.

Le conseguenze di questa situazione di allarme ricadono ancora una volta sugli strati più deboli della popolazione, sulle lavoratrici e lavoratori precari, dipendenti delle cooperative, con contratti atipici, sospesi d’autorità dal lavoro per l’emergenza, senza precise garanzia nella perdita del reddito.

Troveremo modi e metodi adeguati per dare risposte concrete a questi che sono atti repressivi contro la classe lavoratrice che si collegano ai medesimi “decreti della cosiddetta sicurezza”, in realtà forme di pesanti repressione che passano da un governo ad una altro.