REPORT SULLA MANIFESTAZIONE DI CARRARA DI SABATO 22 NOVEMBRE 2014

Preceduta da quindici giorni consecutivi di occupazione della sala di rappresentanza del comune di Carrara e da assemblee che si svolgono pressoché quotidianamente, ieri sabato 22, si è tenuta una manifestazione che ha dimostrato ancora una volta che le donne e gli uomini di Carrara vogliono andare avanti. Il cielo coperto, la minaccia di pioggia e l’umidore che si alzava dal terreno, non hanno scoraggiato la partecipazione di almeno 2000 persone che sono aumentate durante il percorso , per poi gremire la piazza della chiesa di Marina.
La manif, partita  alle 14.30 da via Covetta, all’altezza dell’argine che è stato spazzato via  dal Carrione, il torrente che scende dalle montagne e si getta in mare, dopo avere attraversato Carrara e Avenza è stata pacifica e determinata. Aperta da uno striscione colorato con la scritta ‘ Una città per giocare’ portato dai bambini , la manif ha disceso via XX Settembre per poi concludersi nella piazza principale di Marina. Moli gli striscioni : ‘DURI COM’L MARM’, ‘FORA ‘L LOZ’, ‘CARRARA è NOSTRA, NON ABBANDONIAMO LA CITTA”, ‘, ‘LA VITA NON è UNA MERCE’ e tanti altri, a volte con le parole tracciate alla meglio su lenzuoli o su cartelli improvvisati. Molti gli slogan gridati , tra i tanti, oltre all’ormai ‘classico ‘FORA ‘L LOZ’, un altro che le donne di Carrara nel ’44 gridarono in faccia agli occupanti nazisti che volevano che Carrara venisse sfollata dalla sua popolazione ‘ CHE NESSUNO LASCI LE PROPRIE CASE’
 Mentre altri striscioni: ‘ FORZA RAGAZZI  SIAMO CON VOI’ facevano bella mostra di sé e penzolavano bagnati dai balconi delle abitazioni che fiancheggiano il viale. Matteo chiarisce alle varie testate giornalistiche che non c’è intenzione alcuna di mollare. Rigetta le accuse, fatte da alcuni dei pennivendoli locali che gli occupanti avrebbero danneggiato alcuni oggetti di proprietà comunale. Gianni sottolinea che le lotte e le assemblee stanno portando a una cambiamento dei rapporti umani e che la solidarietà si deve fare strade , che persone che neanche si salutavano, quando si incrociavano per strada, oggi discutono su tutto. Folta la partecipazione degli ‘Ultras’ della Carrarese, con uno striscione azzurro e color dell’oro. Hanno dimostrato ancora una volta con la loro presenza, quanto siano legati, anzi quanto siano parte integrante della città. Sacchetti pieni di sabbia fiancheggiano accora gli ingressi di negozi e delle abitazioni di Marina.
In piazza , viene montato in pochi attimi un gazebo che funge da info-point. Nello stesso momento degli studenti, bruciano sulla spiaggia una scultura di legno che rappresenta l’araba fenice e non c’è certo bisogno di spiegazioni. Comincia a piovere
Davanti a un negozio uno striscione recita: ‘NON CHIEDERO’ RISARCIMENTI, NON VOGLIO I VOSTRI SOLDI. LA DIGNITA’ NON E’ IN VENDITA’.

 
Intanto nella vicina Pietrasanta il MIS, scritto proprio in questa maniera inaugurava la propria sede e esponeva il proprio programma. Ci ritorneremo sopra a giorni. Il sindaco della ‘Piccola Atena’, ormai diventata sfondo per grandi firme e povertà dilagante,sono ormai centinaia le famiglie che ritirano un pacco di genere alimentari , la sola Caritas ne distribuisce 250 ogni mese, cerca  di colpevolizzare chi ha permesso che il TALLIO, un minerale inodore e insapore, chiamato ; l’assassino silenzioso’ si insinuasse nelle  condutture dell’acqua. PATETICO ! C’è da fare e molto-
 
USI-AIT SEZIONE DI LUCCA
USI LEL CARRARA


Rassegna stampa:

Il Tirreno: Alluvione a Carrara: in duemila al corteo anti-Zubbani

La Nazione: Carrara, un fiume di rabbia dopo l’alluvione

#gonews.it: Alluvione, corteo di protesta a Marina: molti i bambini e ragazzi ‘stufi di gestioni infangate’. Con loro anche gli ultras

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