Report 8M a Milano

MILANO IN PIAZZA PER L’8 MARZO

A Milano gli appuntamenti principali annunciati da “Non una di meno” erano due: alle 9,30 a partire da Largo Cairoli promosso dal settore scuola, in particolare studentesse, studenti e lavoratrici in sciopero; alle 18,00 concentramento in piazzale Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Ferroviaria. Come USI nel comunicato di adesione, con proclamazione di sciopero, alla giornata di lotta e di protesta contro le discriminazioni e le violenze alle donne, che abbiamo fatto circolare e distribuito nei posti di lavoro dove siamo presenti, avevamo indicato i due appuntamenti.

L’ USI milanese ha dato priorità al corteo del mattino dove ci siamo collocati in forma organizzata con le nostre bandiere. Il motivo di questa scelta è stato quello di dare uno sbocco concreto a chi aveva aderito alla proclamazione dello sciopero.

Il corteo del mattino è stato molto partecipato da diverse migliaia, soprattutto di giovane e giovani studenti, molto festoso e comunicativo, dove ad interventi si susseguivano slogan, anche molto ironici, gridati in contemporanea da centinaia di voci.

L’USI si è posizionata dietro lo striscione “Non una di meno” e davanti un altro striscione “8 marzo: sciopero delle donne! Liberiamo il bisogno di rivoluzione! Tutta la vita deve cambiare!”

Ci siamo posizionati nella parte finale del corteo ed eravamo la presenza più evidente come organizzazione sindacale. Erano visibili anche bandiere con il simbolo dei pesciolini che mangiano il pesce grande, di un sindacato di base presente a Milano.

L’USI, come affermato nelle nostre comunicazioni, si batte per la parità, il rispetto e la dignità delle donne nei luoghi di lavoro e nella società. L’emancipazione della donna trova il massimo ostacolo, al di là delle belle parole di circostanza, da parte delle forze padronali che le sfruttano per i propri interessi, dal consevatorismo della chiesa e dal potere dello stato. In tutto il mondo lo gridiamo forte: basta violenza! Basta femminicidio!

Solo una società senza servi, né padroni, basata sull’autogestione può sviluppare il massimo d’emancipazione femminile. Sicuramente l’emancipazione delle donne porterà ad una società più felice.

Il corteo rumorosissimo ma molto comunicativo ha attraversato il centro cittadino, passando davanti alla sede centrale della Cgil milanese, per finire nei pressi del palazzo di giustizia, dove veniva collocato uno striscione con la scritta “Fuori i preti dalle nostre mutande / Fuori la Chiesa dalla nostra scuola”.

Qui il corteo si scioglieva.

Nella manifestazione della sera c’è stata anche una presenza di compagni dell’USI ma senza bandiere. E’ stata anch’essa una manifestazione molto vivace, partecipata da qualche migliaio di persone, la maggior parte delle quali donne, ma anche una buona presenza maschile.

Lo striscione della FAI milanese “Pane Amore e Fantasia” faceva la sua bella figura. Non si sono viste bandiere di altre organizzazioni politiche se non nel numero limitato di due o tre. Nessuna presenza in forma ufficiale dei sindacati di base.

Enrico

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