Napoli: SULLA MOBILITA’ VOLONTARIA DEI SANITARI

UN CALDORO ILLIBERALE, AUTOCRATE CONGENIALE.

Il decreto regionale n. 3 del 23.01.2014, a firma di Caldoro e altre componenti istituzionali dedicate al rientro del bilancio sanitario campano, reitera, per il terzo anno, l’impedimento alla mobilità volontaria intraregionale dei sanitari, esplicitata nell’art 20 del CCLN dell’area medica e veterinaria, in assenza del nulla osta di uscita da parte dell’ASL di appartenenza. E’ un atto illiberale. Il giudizio è sorretto da considerazioni di carattere generale. La sospensione della valenza del contratto collettivo nazionale è scorretta e mortifica l’autonomia e la libertà professionale delle figure sanitarie. E’ una disposizione burocratica che determina immobilismo e non favorisce cambiamenti coerenti con una modernizzazione delle strutture sanitarie.S’incrementa la corruzione e asseconda istanze clientelari perché assoggetta il lavoratore dipendente all’arbitrio di un apparato burocratico – amministrativo, nel quale rimane stritolata la dignità della persona. Mutila diritti acquisiti con anni di lotta sindacale. Comprime la libertà di lavoro e la personalità di chi lavora, abdicate ad una discutibile discrezionalità. E’ un depistaggio dalle proprie responsabilità dalla portata etica simile all’atto di collocare la polvere sotto il tappeto.

E’ un decreto a valenza territoriale partorito sotto l’egida delle politiche di austerità in materia sanitaria, politiche garantite a quella parte di casta concentrata nel maneggio del potere amministrativo-burocratico campano, di cui l’espressione Caldoro ne è una franca versione in gommapiuma. Le restrizioni riguardano sempre e solo i lavoratori, non certo l’ autoreferenzialità, le diramazioni e le discendenze dei manipolatori. Ma non si va da nessuna parte con l’irreggimentazione dei lavoratori, con la marginalizzazione di diritti a valenza universale, con la mortificazione della dignità personale. Lottare contro la coercizione è una fondamentale regola di vita che non può essere delegata ad alcuno e non può essere soppiantata da surrettizie prescrizioni.

Amato Rizzo.
Unione Sindacale Italiana – Sanità, Napoli. USI-AIT.

08 aprile 2014. Prodotto in proprio in C.mmare di Stabia.

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