Chi ha paura della cultura?

Alle/agli insegnanti
Alle studentesse e agli studenti
Al popolo del Messico
Italy, 01/03/2015
Quando la cultura fa paura
L’organizzazione anarcosindacalista “Unione Sindacale Italiana – A.I.T. settore Educazione” esprime massima solidarietà e viva preoccupazione in merito a fatti recentemente verificatisi in Messico. Insegnanti che esigevano semplicemente il diritto elementare di ricevere la propria paga e che chiedevano la verità per le/gli oltre quaranta studentesse e studenti scomparsi nello scorso mese di settembre, sono stati malmenati, arrestati, torturati e violentati. Un anziano insegnante disabile è stato ucciso dalla polizia durante la grande manifestazione di Acapulco.

 

Sulle poche pagine web che parlano della vicenda scorrono immagini tremende che, per chi come noi ha vissuto le giornate di lotta e di rivolta di Genova 2001, ricordano quella mattanza che fu, per l’appunto, definita “macelleria messicana”.
Come anarcosindacalist* internazionalist* non possiamo che sentirci parte della vostra lotta, solidali con voi lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti represse/i violentemente da uno Stato autoritario e criminale.


Questo terribile episodio dimostra come il potere statale tema la cultura, un sapere libero e critico da anteporre all’autoritarismo e alla sua manifesta barbarie contro il genere umano. Il silenzio dei media ufficiali come dei politicanti di mestiere dimostra, ancora una volta, che queste costruzioni del potere non sono funzionali alle donne e agli uomini bensì sorreggono e perpetuano solo un potere disumano.
Ma noi, insieme a voi, ritroviamo la nostra umanità combattendo, anche in memoria di chi è caduto lottando, attraverso la nostra rivoluzione sociale per la liberazione umana.


USI-AIT Educazione

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