Assemblea cittadina del 7 settembre a Milano

Siamo stati invitati come USI alla Assemblea cittadina per discutere sulle mobilitazioni per la scuola nella giornata del 25 settembre, sulla quale alcune sigle del sindacalismo di base hanno proclamato lo sciopero nel settore scuola.

I promotori dell’assemblea milanese erano l’area di appartenenza del Comitato milanese del precariato nella scuola anche se il documento di convocazione non era sottoscritto. L’invito è stato esteso a tutte le componenti del sindacalismo di base e forze sociali d’opposizione. Per l’USI Educazione si era impegnato a partecipare Andrea, ma all’ultimo momento non gli è stato possibile, per cui hanno partecipato per USI Enrico Moroni e Gianni Santinelli. Erano presenti un centinaio di partecipanti, moltissimi studenti che hanno partecipato con numerosi interventi. Dopo una breve presentazione su come affrontare la scadenza del 25 settembre la quasi totalità degli interventi ha espresso l’opportunità di partecipare attivamente alla mobilitazione e alla sua preparazione.

Molti sono stati gli interventi che hanno approfondito quella giornata di mobilitazione: i tagli alla scuola da parte di tutti i governi, a scapito delle condizioni degli edifici scolastici e della riduzione del personale necessario, la forte precarizzazione presente nel personale scolastico, la sudditanza della scuola al sistema di produzione capitalistico, l’assoluta impreparazione ed inadeguatezza con cui viene tutt’ora affrontata la pandemia. Sulle responsabilità politiche di come è stata ridotta la scuola, responsabilità di tutti i governi susseguitisi fino ad oggi, sia di centro-destra che di centro-sinistra.

Ci sono stati interventi su come preparare la giornata del 25 settembre, attraverso assemblee nelle scuole, coinvolgendo studenti, insegnanti, personale scolastico in genere e genitori stessi, con circolazione di contenuti informativi, mobilitazione verso la Prefettura in quella giornata. Tenendo conto che non saranno concessi permessi per cortei sono state proposte forme di presenza in varie piazze collegate fra loro e attorno alla Prefettura. C’è stato un intervento di un lavoratore della scuola di USB, una delle sigle che ha proclamato lo sciopero, a favore della unità, invitando l’assemblea a promuovere iniziative di mobilitazione. C’è stato anche un intervento da parte dei Cobas della scuola, altra sigla proclamante lo sciopero, trasmesso per via telefonica, in cui esprimeva soddisfazione per la buona riuscita dell’Assemblea cittadina invitando ad un percorso unitario di mobilitazione. Sempre per via telefonica c’è stato un intervento di una lavoratrice degli appalti esternalizzati del settore educazione, denunciando tali situazioni di supersfruttamento. Una rappresentante del coordinamento precari della scuola ha ricordato l’importanza delle mobilitazioni promosse dal coordinamento stesso attraverso un percorso di base. Anche un’altra rappresentante del coordinamento precari, pur rilevando che questa giornata di sciopero non è partita dal basso, ha sottolineato l’opportunità di svilupparla in modo unitario da parte di tutte le forze dell’opposizione.

Riassumiamo qui di seguito quello che è stato l’intervento di USI nell’assemblea. “E’ stata fatta una analogia tra i disastri avvenuti nella sanità durante la pandemia, soprattutto nella regione lombarda dove le privatizzazioni del settore sanitario la fanno da padrone, e il ​settore scolastico dimostratosi inefficiente nella medesima occasione. Le cause sono le stesse: i fortissimi tagli operati dai vari governi nei due settori. Questo nella scuola ha significato una riduzione del personale di circa 100 mila dipendenti negli ultimi anni oltre ambienti scolastici non adeguati. Un altro dei passaggi che hanno influito negativamente nei due settore è l’imposizione della ‘aziendalizzazione’ che nel settore ospedaliero ha portato conseguenze disastrose, come i noti fatti delittuosi verificatesi al Santa Rita e in altre strutture ospedaliere, sono solo la punta dell’aisberg. Attuata nella scuola l’ha trasformata in una cinghia di trasmissione al servizio delle aziende e del profitto, in cui l’alternanza scuola lavoro attua la predisposizione degli studenti alla sudditanza, al lavoro gratuito , alla precarizzazione. Ed è proprio la precarizzazione nella scuola lo scempio di tutti i governi che si susseguono, compreso l’attuale. Accanto all’altro scempio largamente praticato dell’esternalizzazione di settori importanti affidati al massacro degli appalti. La “buona scuola” che vogliamo noi è quella della cancellazione del precariato, dell’assunzione adeguata di tutto il personale necessario, dell’abolizione di ogni forma di esternalizzazione e di appalto, di finanziamenti per le strutture scolastiche. Solo così si potrà affrontare adeguatamente la sfida contro il covid. Soprattutto per le nuove generazioni, per una adeguata prevenzioni contro tutti i covid che potranno avvenire, sarà indispensabile una riconversione ecologica a 360°, di cui la scuola dovrebbe essere un punto centrale se si libererà dall’ipoteche di un sistema che si basa sullo sfruttamento, liberando energie nella ricerca e nella progettualità per una società rivolta all’interesse generale e non al servizio del profitto di alcuni. Sulla mobilitazione e lo sciopero del 25 settembre si è voluto ricordare come l’USI abbia sostenuto con lo sciopero la mobilitazione dello scorso 14 febbraio in base ad un percorso dal basso promosso dal coordinamento dei precari della scuola. Cosa che non è avvenuto in questa occasione nelle proclamazione dello sciopero da parte dei sindacati che l’hanno indetto. Pertanto sarà per l’USI di fondamentale importanza l’orientamento che verrà preso da questa assemblea.” L’intervento successivo del rappresentante di AdL Cobas si è associato all’USI nell’attenersi ai deliberati dell’Assemblea.

Enrico

Di seguito il report unitario dell’assemblea

Prosegue il percorso di organizzazione della giornata di mobilitazione prevista per il 25 settembre a Milano. L’assemblea di ieri – lunedì 7 settembre – alla Camera del Non Lavoro ha visto un centinaio di partecipanti appartenenti a collettivi studenteschi, docenti, personale ata, sindacati di base e gruppi di educatori e genitori. La data si inserisce nel quadro dello stato di mobilitazione permanente del mondo della formazione, in opposizione alle scelte del Governo e per la costruzione collettiva di una scuola pubblica ​migliore, sicura, inclusiva, critica e solidale, attenta a non lasciare indietro nessuno, che assuma tra i suoi principi la formazione su questioni di genere ed emergenza climatica. Con la ripartenza dell’anno scolastico siamo davanti a una fase delicata, mentre la Ministra Azzolina e il Governo tutto non hanno saputo mettere in campo una prospettiva sensata, non classista e migliorativa per il futuro della scuola italiana, dove ancora il tema del precariato coinvolge vergognosamente gran parte dei lavoratori e delle lavoratrici. Quale futuro per l’istruzione italiana, se non attraverso un confronto con la realtà di chi fa scuola? Chiara la risposta dell’assemblea che ha confermato l’appuntamento di venerdì 25 settembre, per portare questi temi sotto le finestre del Governo, attraverso una grande manifestazione che da largo Cairoli si concluderà in Prefettura.

Assemblea 7 settembre

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