U.S.I. Sanità ospedali San Paolo e San Carlo – Milano

PER FERMARE LA SPECULAZIONE AL SAN PAOLO E SAN CARLO

 

Come già a conoscenza per i comunicati usciti, per l’intervista di Pino Petita e Gianni Santinelli pubblicata nel n. 137 di Lotta di Classe e da ultimo la comunicazione della Segretaria Nazionale di USI Sanità, la Regione Lombardia sta attuando una delibera che prevede la chiusura degli ospedali del San Paolo e San Carlo con l’ipotesi i costruirne uno più ridotto (circa 200 posti letto in meno), in una zona precedentemente destinata a verde vicino a Bucinasco. Per raggiungere questo obbiettivo si impedisce la ristrutturazione necessaria ai due ospedali, al fine di dimostrare che non sono più capaci di garantire un buon funzionamento, mentre ci sono 90milini di euro stanziati per la ristrutturazione che non vengono utilizzati. In prima linea in questa battaglia per dimostrare l’assurdità di tale prospettiva si stanno impegnando le sezioni USI dei due ospedali, denunciando uno spreco inutile di denaro pubblico – si parla di 500 milioni di euro il costo del nuovo ospedale – con la mira evidente di far subentrare gl’interessi dei privati, che nella sanità pubblica lombarda hanno trovato la gallina dalle uova d’oro. Attorno alla presenza sindacale delle due nostre sezioni si è creato un Comitato allargato a tutta la  cittadinanza per contrastare questa grave manovra speculativa e a difesa della sanità pubblica, efficiente e gratuita.

Una delle iniziative che il Comitato sta portando avanti in questi giorni vi è la raccolta firme per impedire tale scempio. Oltre la sottoscrizione della petizione online si stanno attivando dei banchetti per l’adesioni: giovedì mattina 21 marzo all’interno del San Paolo (circa 200 firme) e mercoledì mattina 26 marzo al San Carlo (circa 240 firme). Chi era presente ha potuto osservare l’interesse di gran parte dei dipendenti e dell’utenza.

Per un mese si continueranno a raccogliere le adesioni tutti i giovedì al San Paolo e i mercoledì al San Carlo, con lo scopo di estendere l’iniziativa in tutto il territorio interessato.

Scopo primario di tale raccolta di adesione è soprattutto quello di sensibilizzare e coinvolgere i dipendenti e la popolazione interessata.

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