Report Mayday

Mayday!

 

Lampadati, pettinati, firmati: gli Spezzini che dai marciapiedi in centro osservavano il corteo del centro sociale Mayday, il 12 novembre, sembravano animali in uno zoo, che guardano e non capiscono gli essere umani liberi di cercare la felicità. Per le strade, scorreva il corteo in appoggio al centro sociale Mayday sotto sfratto a causa della speculazione edilizia che interessa l’area ex-Enel, dove appunto è il Mayday. Il posto era stato destinato da Enel alla città, per risarcimento ai danni subiti per l’inquinamento. E gli occupanti del Mayday davvero se lo sono preso, sia il posto che il risarcimento, portando avanti un percorso orientato da antifascismo e libera sperimentazione nel centro sociale occupato. In strada scorreva una movimento fluido, aggregato attorno alla difesa di uno spazio,ma soprattutto alla sperimentazione di modi di vita autonomi e auto organizzati. Non si difendeva un fortino assediato da merci, stato,capitale, politica, ma piuttosto una zona temporanemante autonoma e i principi libertari che la animano, ovunque la zona si ripresenti. E’un punto sviluppato con intelligenza nel comunicato di indizione del corteo. Intanto, sfilavano le generazioni: dai primi occupanti ad un nucleo di giovanissimi. La testa del corteo trasformata in un’onda che balla il twist dei 99 Posse, “L’anguilla”, ci sembra l’immagine più efficace per spiegare la fase attuale, aperta e intelligente, nella lotta del Mayday.

In una tale situazione, un corto-circuito di spazio e tempo ci ricorda due militanti che compaiono in “T.A.Z.”di Hakim Bey, libro che parla agli spazi occupati e alle comunità di hacker libertari, ma ha un cuore antico: il futurista Renzo Novatore, di Arcola, vicino a Spezia, ma soprattutto il sindacalista rivoluzionario lunigianese, fondatore di USI, Alceste De Ambris, controverso, ma sempre coi più deboli, fossero braccianti o antifascisti sconfitti e in esilio. Usi ha partecipato al corteo. Un fatto importante, ma non basta per dire il nostro ruolo. Fare testimonianza, fotografarci in corteo e pubblicare la foto, non ci interessa. Dal corteo tanti stimoli, uno in particolare: come dare gambe a un sindacalismo sociale all’altezza delle cose?

 

 

Usi La Spezia e territorio

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