LE VERE EMERGENZE

Emergenza lavoro
La crisi sta falciando centinaia di migliaia di posti di lavoro. Seicentomila in meno previsti nei primi mesi del 2009. Precari a casa e lavoratori a tempo indeterminato in cigs o mobilità. Tutti nello stesso calderone a salvaguardia dei profitti di pochi.

Emergenza salari
I nuovi accordi sul modello contrattuale sanciscono la fine della contrattazione nazionale. Gli aumenti salariali saranno possibili solo con la contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale) e saranno legati alla produttività. Ciò vuol dire che saranno possibili solo in poche situazioni e che – essendo in fase recessiva e di contrazione produttiva – saranno ridicoli.

Emergenza diritti
Il diritto di sciopero sarà sempre più regolamentato e ristretto. Il progetto di Sacconi è di renderlo “virtuale”, ovvero impossibile, cancellando l’unica arma in mano ai lavoratori per rivendicare migliori condizioni salariali e di vita.

Emergenza omicidi
Sessanta morti sul lavoro in nemmeno due mesi. Più di un morto al giorno. Continua una strage senza fine a dimostrare l’inutilità della 626, delle sbandierate misure a tutela della “sicurezza” sul lavoro e delle lacrime di coccodrillo di politici e burocrati sindacali

Emergenza razzismo
Quelle del “pacchetto sicurezza” sono norme liberticide e razziste: nel mirino gli stranieri. Sono previsti: l’aggravamento della pena per ogni reato per gli stranieri per il solo fatto di essere tali; l’introduzione del reato di immigrazione clandestina; il prolungamento della reclusione nei CPT da due mesi a un anno e mezzo; una tassa sulla cittadinanza e il permesso di soggiorno; limitazioni ai ricongiungimenti familiari e alla concessione dello status di rifugiato.

Emergenza repressione
Il d.l.773 prevede: pene severe per chi scrive sui muri, occupa il suolo pubblico o case abbandonate; sino a tre anni di galera per chi dice la propria opinione su un poliziotto, un vigile, un giudice; ai poveri, ai senza casa, a chi occupa viene negata l’iscrizione all’anagrafe se il posto dove vivono non ha idoneità abitativa: per loro quindi niente medico e niente scuola per i figli; l’istituzione di un registro per schedare i senza casa; niente cure o medicine per i senza documenti, perché i medici saranno obbligati a denunciare i pazienti che non li hanno.

Emergenza spazi sociali
Vengono sgomberati e chiusi spazi di aggregazione sociale e culturale vera come, recentemente, Cox 18 a Milano e, in precedenza, Libera a Modena. Non si tollerano alternative alle forme di annichilimento delle menti e dei corpi che questa società impone.

Queste sono le vere emergenze a cui ci troviamo di fronte. Il resto sono chiacchiere di demagoghi politici di ogni colore e allarmismi interessati tesi a favorire un ulteriore inasprimento securitario e dello sfruttamento del lavoro.
A quando una risposta a tutto questo?

U.S.I. – A.I.T. Liguria

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