il compagno Ago
Qualche giorno fa se n’è andato Agostino Perrini, compagno di tante lotte, collega insegnante, artista e soprattutto sincero amico. Ci siamo conosciuti nei primi ’70 quando entrambi studiavamo a Venezia, lui all’Accademia di Belle Arti io alla Facoltà di Architettura. Una delle prime cose che abbiamo fatto insieme è stato un ‘happening’ in piazza San Marco contro la guerra insieme a un gruppo di anarchici veneziani dell’Accademia. Al centro della piazza due attori mimavano un amplesso sotto una grande bandiera americana mentre con grandi tamburi nascosti dietro le Procuratie si scandivano slogan pacifisti. All’epoca ci si vedeva a casa di Ivan Guerrini, responsabile dei GIA, insieme a pochi altri ‘giovani’ che lui cercava di indirizzare sulla ‘retta via anarchica’.
Spesso quell’esperienza ci stava un po’ stretta, all’epoca eravamo un po’ hippy, artisti e creativi, cercavamo novità e contaminazioni. Nacque così il Gruppo Anarchico Bresciano (G.A.B.) che divenne presto una importante realtà locale che si federò poi con i gruppi della val Sabbia, val Trompia e val Camonica e altri due gruppi bresciani minori. Olre alle varie attività di militanza dell’epoca ricordo le tante serigrafie realizzate insieme ad Ago che attaccavamo poi la notte in tutta la città come manifesti, i volantini, le pubblicazioni che risultavano immediatamente riconoscibili anche per la bella grafica che lui curava. Spesso si andava a Milano dove di notte Cesare Vurchio – appena uscito dal lavoro – ci aiutava a impressionare le pellicole serigrafiche e preparare le tele. Questa esperienza è continuata quando come G.A.B. abbiamo redatto Il Seme Anarchico per conto di Ivan, disegni e copertine era nostro lavoro.
Ancora con Ago abbiamo partecipato all’occupazione della scuola in via Margheriti a Brescia che per anni è stato uno dei più importanti punti di riferimento per l’area Punk ed anarchica oltre che sede di un gruppo fotografico, una sala mostre ed una fornita biblioteca. Dopo lo sgombero del Centro Sociale di via Margheriti la biblioteca ha cambiato sede, insieme al gruppo ed è diventata l’esperienza intensa del Gabinetto di lettura Oskar Panizza nei locali forniti dal compagno Franco Lombardi Mantovani. Ago negli ultimi anni aveva animato il Circolo Ettore Bonometti che aveva contribuito a fondare insieme ad altri compagni tra i quali soprattutto Cece, Cesare Copeta, suo grande amico con cui aveva una forte affinità. Agostino è stato coerentemente anarchico tutta la vita, nel senso più completo, come militante, nelle relazioni umane, nel suo ruolo di docente. Ed altrettanto pienamente è stato artista e poeta in ogni sua opera ed azione. I media locali hanno ricordato solo la sua figura professionale, come pittore ed insegnante.
Chissà perché tutti hanno dimenticato la cosa più importante, che Ago è stato dai primi anni ’70 a oggi una delle più significative figure dell’anarchismo bresciano. Così mi piace ricordarlo. La coerente lotta di una vita contro ogni struttura di dominio è stata la sua più bella opera d’arte. Mi accorgo scrivendo che tutti i compagni che ho citato se ne sono andati in questi ultimi anni, Agostino per ultimo. Ci mancherà.
Franco Bunčuga