Con i lavoratori dell’ILVA di Taranto. Contro il ricatto occupazionale

Nei suoi 100 anni di Storia l’unione Sindacale italiana non ha mai strumentalizzato – a fini propri – nessuna lotta operaia e non intende certo iniziare ora.
L’USI però, si è sempre schierata – solidarizzando apertamente – con tutte quelle istanze genuinamente libertarie ed autogestite, provenienti dal basso, che si sono poste come obiettivi l’affermazione concreta di due obiettivi umani inalienabili:
• il diritto soggettivo ad un lavoro dignitoso ed assolto in sicurezza;
• il diritto alla salute.
Per questo esprime vicinanza e solidarietà umana e sociale con quanti non parteciperanno – domani 2 agosto – alla manifestazione “ufficiale” nella quale – oltre alla preannunciata presenza del “gotha” confederale – è già annunciata la presenza di, circa, 5mila operai pro-Ilva mobilitati dalla proprietà.

L’Unione Sindacale italiana solidarizza, invece, con quanti parteciperanno – domani alle ore 8 concentramento nei pressi dell’Arsenale – alla mobilitazione alternativa promossa da un gruppo di lavoratori e cittadini di Taranto che intendono, in questo modo, rivendicare il diritto ad essere parte attiva e consapevole nel processo decisionale che – sull’ILVA – si svilupperà nei prossimi giorni e/o settimane/mesi.


Se ci è consentito vorremmo rivolgere un suggerimento ai compagni di Taranto impegnati in questa, difficile, mobilitazione. Un suggerimento che parte dall’esperienza concreta e positiva dei lavoratori Richard Ginori di Firenze che – per evitare lo spostamento della vertenza a Roma con il rischio, concreto, di essere esclusi dalla trattativa a beneficio di coloro che, finora, hanno solo fatto “finta” di occuparsene, hanno occupato la fabbrica conquistando – con la lotta – un diritto che, d’ora in poi, vorremmo diventasse la parola d’ordine del sindacalismo autogestionario in tutte le situazioni conflittuali in cui i lavoratori saranno coinvolti: il diritto ad avere una propria rappresentanza con pari dignità al tavolo delle trattative ad ogni livello (locale, provinciale, nazionale).

 

A prescindere dalla rappresentatività e, soprattutto, al di fuori e contro i soggetti sociali ufficiali … se fosse necessario.
Invitiamo i lavoratori ed i cittadini tarantini a non lasciarsi espropriare – da politicanti e sindacalisti di professione – del proprio diritto ad essere presenti con una propria delegazione – da protagonisti e non da gregari – in tutti i tavoli in cui si discuterà del loro futuro e di quello dei propri figli.

 

La lotta autogestita, alla lunga, paga.


 

Per l’Unione Sindacale Italiana Puglia
Pasquale Piergiovanni


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