Ancora tagli alla spesa sanitaria nazionale

Accordo siglato tra stato e regioni per la ripartizione dei tagli al fondo salute


Intesa raggiunta come era prevedibile con le regioni per la ripartizione dei tagli al fondo salute.
Il governo e le regioni continuano a tagliare ed a smantellare la sanità pubblica. Ad annunciarlo è lo stesso ministro della Sanità Beatrice Lorenzin al termine della Conferenza Stato Regioni. L’ammontare dei tagli su cui è stato trovato l’accordo è pari a 2,35 miliardi di euro. Tra le proposte emendative delle Regioni ne è stata accolta una che prevede di rivedere l’aggiornamento del Patto e su questo aspetto specifico verrà attivato un tavolo di verifica e monitoraggio.

Solo tre regioni, Liguria, Lombardia e Veneto non hanno sottoscritto l’accordo sostenendo che ulteriori tagli metteranno a rischio l’aspettativa di vita delle popolazioni. La vergogna più grossa viene ancora dalla Toscana che con il suo Monarca Rossi, già artefice della controriforma Regionale, la quale aveva già attuato tagli, privatizzazioni, centralizzazioni, chiusure di servizi, distretti e piccoli ospedali, ha siglato l’accordo confermando così fedeltà assoluta al suo Renzi. La scelta di affidare consistenti fette di sanità pubblica alle strutture private e al volontariato, spingerà i cittadini a prestazioni consumistiche indotte da chi ne trae profitto.

 

Con questo accordo si è persino stravolto il Patto per la Salute, che non ha ancora compiuto un anno e prevede il reinvestimento di eventuali risparmi nei servizi. Non ci vuole molto a comprendere che con questo ulteriore taglio di 2,6 miliardi si ridurranno le prestazioni sanitarie, soprattutto per i cittadini meno abbienti. Di investimenti in prevenzione nemmeno l’ombra. Chi potrà si rivolgerà al privato mentre gli altri si cureranno sempre meno. L’Intesa scarica ulteriormente i costi sui lavoratori del comparto, per i quali non si prevedono risorse e restando ancora per altri dieci anni senza contratto.

Come USIS rilanciamo la costruzione di comitati di lotta unitari con i cittadini negli ospedali e nei territori per un servizio sanitario gratuito per tutti, per il lavoro e per la vita sociale di ogni persona.

LA SALUTE E’ UN DIRITTO NON UNA MERCE !!!!

Firenze 6 luglio 2015

Per la segreteria nazionale USI – AIT sanità
Lusi Corrado

FEDERAZIONE NAZIONALE SANITÀ
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