2° Comunicato RLS USI-Sanità Milano

L’UNICA SICUREZZA CHE PIACE E’ QUELLA SUI LUOGHI DI LAVORO

 

Vorremmo parlare ai lavoratori di sicurezza sul lavoro, tre parole che nell’epoca ormai trentennale dei tagli ai servizi, e in particolare quelli di interesse pubblico come la Sanità, si sentono nominare – prima di tornare nel silenzio – solo in caso di infortuni calamità e disastri.

Il 28 giugno, in sede di trattativa sindacale, l’amministrazione guidata da DG dr. Matteo Stocco, ha relazionato solo verbalmente alle OO/SS e ad alcuni RLS (anche se il comunicato aziendale successivamente diffuso non li nomina minimamente) circa la situazione del fenomeno scabbia che, come già saprete, è stato diagnosticato al S. Paolo intorno al 22 marzo cioè dopo una decina di giorni dal ricovero del paziente forse avvenuto l’11 dello stesso mese. Il paziente non è stato trasferito presso il reparto di malattie infettive.

Il contagio si è diffuso tra il personale del reparto con un primo caso registrato intorno all’8 maggio, a partire dalla prima metà di maggio la malattia si è dunque diffusa tra operatori pazienti e parenti anche in altri servizi ospedalieri del San Paolo venuti a contatto con l’acaro, in casi particolari la “positivizzazione” all’agente eziologico non è emersa immediatamente al primo esame effettuato.

Gli RLS (Rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza dei luoghi di Lavoro) intervenuti nel corso della trattativa del 28 giugno hanno denunciato la mancanza di documentazione sull’accaduto a loro rivolta, ciò in particolare anche nel corso della riunione mensile con Responsabile Prevenzione e Protezione del 25 giugno che, date le loro insistenze, ha successivamente fatto intervenire per l’occasione un membro del Comitato Infezioni Ospedaliere e un altro del Servizio di Medicina Preventiva. La richiesta di delucidazioni avanzata il 25 giugno era vieppiù motivata dal fatto che il giorno precedente, il 24 giugno, in una nota ampliamente diffusa dagli organi di stampa, l’assessore Gallera, a tre mesi dalla prima diagnosi di scabbia, citando l’esistenza di una “relazione dettagliata all’ATS Citta’ Metropolitana di Milano” aveva ottimisticamente pubblicizzato che:

 

“E’ stato gestito in questi giorni un focolaio di ‘scabbia’ all’Ospedale San Paolo di Milano. La situazione è comunque sotto controllo”. Lo riferisce l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “La segnalazione riguarda il reparto di Oncologia – ha spiegato Gallera – e le cause sono già state individuate dagli operatori sanitari dell’Ospedale. A seguito delle analisi effettuate, 12 persone, fra le quali ci sono medici, operatori di reparto, pazienti e familiari, sono state sottoposte a profilassi. L’attività di sorveglianza è stata attivata immediatamente e la situazione non presenta ulteriori criticità. La direzione dell’ASST Santi Paolo e Carlo ha trasmesso una relazione dettagliata all’ATS Citta’ Metropolitana di Milano”.

A venerdì 28 giugno risale ancora una comunicazione all’amministrazione dell’RLS Gianni Santinelli in cui si sollecitava la relazione sull’accaduto. Sempre il 28 giugno tuttavia si è venuti a conoscenza dell’esistenza di un altro caso di scabbia che sembrerebbe aver colpito un lavoratore del reparto adiacente all’Oncologia. Il risanamento di tale reparto è stato effettuato nel week end tra il 29 e il 30 giugno, quello dell’oncologia invece il giorno 22, ovvero poco prima del comunicato stampa assessorile del 24.

Sempre nel corso della trattativa del 28 giugno gli RLS, date le circostanze, hanno sollecitato collaborazione concreta e un riconoscimento finalmente fattivo, mancano ancora infatti spazi bacheca dedicati e la possibilità di accedere da parte dei lavoratori a una casella e-mail indirizzata agli RLS in quanto tali.

Giovedì 27 giugno il Direttore Generale minacciava comunque via e-mail di azioni legali alcuni RLS Aziendali che prendevano posizione con un documento sulla vicenda scabbia e sulle modalità della sopracitata conduzione mediatica; il giorno 28 tali documenti diffusi sui tavoli della mensa aziendale venivano subito rimossi da mani anonime, loperazione veniva ripetuta ma senza successo il giorno 1 luglio. Infine è ancora del 1 luglio la notizia che un gruppo consiliare regionale ha chiesto, tra le altre cose, copia della relazione citata dalla stampa a firma dellassessore alla Sanità, si spera che per questo non vengano anche loro dichiarati passibili di denuncia.

 

Con l’augurio che la situazione si risolva il più presto possibile evitando ulteriori danni a Lavoratori, ai Pazienti e ai Familiari, gli RLS attestano piena solidarietà a quanti sono stati colpiti e a quanti stanno collaborando attivamente per debellare la malattia, ricordando nel contempo che da più anni e svariate volte – specialmente l’RLS G. Petita – gli RLS hanno inutilmente richiesto, anche formalmente per il Personale Ospedaliero di reparto gli armadietti a scomparti separati per vestiario e divise di lavoro, richiesta che è stata ripetuta per l’ennesima volta il 25 giugno alla Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

I tagli alla spesa pubblica indiscriminati succedutisi nel corso degli anni hanno ormai creato – basti pensare allo stato generale delle manutenzioni dei beni pubblici – un’accelerazione delle avversità che si originano dall’accumulo di problemi irrisolti e accantonati da lungo tempo. Non crediamo che sarà il silenzio o le minacce a chi denuncia le criticità a ripristinare uno stato accettabile di sicurezza. Deve essere chiara la simbiosi tra l’onore dell’ospedale reale e quello dei suoi dirigenti i quali condividono i benefit ma pure la responsabilità e quindi l’onere di ciò che accade. Le statistiche, benché incomplete, sono piuttosto chiare, l’unico indicatore in aumento fra i lavoratori è quello delle morti sul lavoro. Diritti, salari e perciò la sicurezza, sono in netta e continua diminuzione. Ci scusiamo infine con i lavoratori per la scarsità informale delle informazioni in ns. possesso, tuttavia è chiaro a tutti il reale motivo di tale penuria che data più di 3 mesi dalla diagnosi del fenomeno scabbia. Invitando tutto il personale alla massima collaborazione. Cordialissimi saluti.

 

RLS – Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza – Santipaolocarlo

 

G. Petita (San Paolo, Poliambulatorio)

G. Santinelli (San Carlo Poliambulatorio)

GF Pugni (San Paolo, ser. ing. Clinica)

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