17 MAGGIO A FIRENZE MILLE IN PIAZZA, PIU’ ACCAMPATA, PIU’….

Ancora in tanti per le strade di Firenze, la città del super-sindaco d’Italia, contro la precarizzazione totale del Job Act e contro la vergogna del Piano Casa, con cui si nega luce, gas, acqua, residenza e possibilità di una casa popolare a tutti coloro che hanno il coraggio di occupare le case sfitte.

Con l’articolo 5 del Piano Casa, Renzi intende spezzare le gambe ad un movimento (quello degli occupanti di case) che con l’azione diretta rompe i vincoli oppressivi della legalità statale e riesce a offrire soluzioni concrete all’elementare bisogno di un tetto. Un bisogno elementare che ormai un numero sempre più grande di persone vede negato da affitti e mutui sempre più inaccessibili.

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La Manifestazione del 17 maggio a Firenze a Firenze è stata l’ennesima tappa di un percorso di mobilitazione cittadina che ha visto vari momenti importanti negli ultimi 6 mesi.

Un migliaio di persone hanno sfilato per le strade del centro cittadino, con una forte presenza dei movimenti per la casa sia di Firenze che di altre località toscane. Una grande partecipazione combattiva dei migranti, non solo negli spezzoni della casa, ma anche lungo tutto il corteo. Anche un numeroso spezzone studentesco ha animato la manifestazione.

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Nutrita e caratterizzata la presenza anarchica e anarco-sindacalista: l’USI dietro lo striscione del settore sanità (“Azione Diretta Autogestione”), l’Ateneo Libertario di Firenze che insieme all’USI ha distribuito un volantino congiunto; e poi alcuni compagni del Kronstadt Anarchico Toscano. Geograficamente oltre ai fiorentini erano presenti compagni anarchici e libertari di Milano, Siena, Volterra, Pisa e Livorno. Per completare il quadro delle presenze al corteo vanno registrate la presenza dell’Unione Inquilini, del Centro Sociale Next Emerson, dei Cobas e del PCL.

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La manifestazione ha percorso buona parte del centro cittadino, passando da alcuni punti “strategici”. Importante la fermata davanti a Eataly, la grande azienda della ristorazione e del “precariato radicale”, già obbiettivo di una precedente importante manifestazione cittadina contro il Job Act, il 5 aprile scorso.

A Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, il corteo ha avuto il suo momento centrale con lancio di ortaggi, uova marce e altre cose simboliche. Un lunghissimo ed enorme striscione non firmato “Renzi nemico di tutti i lavoratori” è stato esposto dai lavoratori del trasporto pubblico locale. Il corteo è poi finito in San Lorenzo davanti alla Chiesa dove si è dato vita ad una accampata, nutrita soprattutto dagli occupanti del Movimento Lotta per la Casa.

Come area libertaria abbiamo fatto due banchetti di stampa, volantini, e abbiamo esposto una mostra sulle attuali lotte sociali che ha riscontrato un grandissimo interesse. Questa volta non si è ripetuta la provocazione poliziesca che portò agli incidenti del 21 dicembre e quindi il tutto si è svolto nella più totale tranquillità.

L’accampata è durata fino a lunedì mattina quando gli occupanti hanno occupato rumorosamente l’anagrafe. In seguito all’occupazione dell’anargrafe si è avuto un confronto con la controparte comunale a cui il Movimento Lotta per la Casa ha strappato la promessa di non applicare in maniera retroattiva l’articolo 5 del Piano Casa e quindi di non staccare gli allacci alle occupazioni già esistenti.

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Ma ovviamente ciò non può bastare e non basterà.

La lotta non può che continuare!

 

Claudio Strambi  

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